È mattino, la caporetto slovacca non si è ancora consumata ma l’attaccante del Palermo Fabrizio Miccoli in qualche modo la sente, quasi la pregusta.
Il bomber, 19 gol nell’ultimo campionato, interviene in radio a “Chiambrettopoli” e spara dritto al bersaglio grosso, il nocchiero Marcello Lippi, reo di non averlo preso neppure in considerazione per una possibile convocazione.
Miccoli, al momento è ko per un infortunio al ginocchio ma secondo l’attaccante rosanero non è questo il problema: “Lippi non mi avrebbe ugualmente portato. Di certo io non avrei mai accettato di giocare sulla fascia, non ne sono capace. Sono una seconda punta, come Di Natale e ho segnato diciannove gol occupando questo ruolo”.
Quindi Miccoli entra nel merito delle scelte tecniche: “”Di Natale? Io non lo lascerei mai in panchina. Con tutto il rispetto che ho per Giardino e Iaquinta che sono grandi calciatori”.
Il centravanti poi parla di altre esclusioni eccellenti, quelle di Balotelli, Totti, Cossu, Cassano e Sirigu, Miccoli: “Ditemi voi perché in questa squadra azzurra non ci sia nemmeno uno del Palermo. Sapete perché? Perché Lippi non è mai venuto a vederci, non è mai sceso a Palermo. Gli stranieri del Palermo fanno il mondiale, noi italiani del Palermo no, siamo arrivati quinti e siamo a casa mentre gli juventini sono in gruppo”.
I risultati e la brutta figura rimediata in Sudafrica danno ora ragione a Miccoli uno che non ha avuto problemi ad esporsi quando la qualificazione era ancora in ballo.