Corea del Sud-Grecia è la sfida tra le cenerentole del gruppo B. Vasi di coccio tra la corazzata Argentina e la Nigeria, una delle formazioni africane più quotate. Gli ellenici, allenati dal tedesco Otto Rehhagel, alla seconda partecipazione ad una fase finale del Mondiale (dopo quella del 1994), sono ancora alla ricerca della prima vittoria e del primo gol.
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Entrambe le formazioni hanno comunque dimostrato, in passato, di poter sorprendere. Come riuscì alla Grecia nel 2004, quando in modo del tutto inatteso si laureò campione d’Europa. O alla Corea del Sud, ai Mondiali giocati in casa nel 2002, quando riuscì inopinatamente ad arrivare fino alle semifinali (eliminando l’Italia negli ottavi con il golden gol di Ahn). Trattandosi di uno scontro diretto tra sfavorite del girone, per entrambe sarebbe decisivo iniziare con una vittoria e poi cavalcare l’entusiasmo per affrontare Argentina e Nigeria, nella speranza di un altrui passo falso. La Grecia si affida ancora, come nel 2004, allo stratega Rehhagel ed il ct a sua volta ha fatto appello alla vecchia guardia, portando sei giocatori reduci da quel trionfo. Perché convincessero gli altri che la nazionale da lui diretta non è in Sudafrica per un viaggio di piacere. La prima caratteristica del suo 11 sarà ancora una volta la difesa blindata, ma partendo da un 4-3-3 molto offensivo sulle ali (Samaras e Salpingidis) ad appoggiare Gekas, punta centrale, con 10 reti in 12 gare miglior realizzatore delle qualificazioni in Europa. La Corea del Sud risponde con l’imbattibilità conservata nel loro cammino verso il Mondiale (7 vittorie e 7 pareggi). Il modulo preferito dal ct Huh Jung-moo (primo selezionatore fatto in casa dal 1998) è un classico 4-4-2. La formazione asiatica può vantare diversi giocatori che hanno costruito la loro esperienza internazionale con squadre europee, a cominciare dal capitano Park Ji-sung, centrocampista del Manchester United. Ma sono attese anche le prestazioni dell’attaccante del Monaco Park Chu-young e del centrocampista del Celtic Ki Sung-yong. Teatro dell’incontro sarà il Nelson Mandela Bay Stadium, impianto nuovo capace di 46.000 posti. Per arbitrare è stato scelto il neozelandese Michael Hester, di professione ufficiale di marina, internazionale dal 2007.