NOVARA – ”C’e’ in ballo il nostro onore”. Cosi’ Attilio Tesser sintetizza il match di domani contro la Lazio, praticamente inutile per la salvezza azzurra. Con molta onesta’, il tecnico novarese infatti comincia gia’ a snocciolare il rosario dei rimpianti: ”Con il Genoa: 17 tiri a 4, dominio totale in campo… eppure non abbiamo vinto. Ecco, quella gara, assieme a quella con il Lecce, alimenta i miei rimpianti. Due vittorie anziche’ due pareggi avrebbero dato una svolta alla nostra stagione e oggi saremmo ancora con la salvezza alla nostra portata”.
Tesser ringrazia comunque i tifosi: ”Sono fantastici. Continuano a dimostrare la voglia di costruire insieme un qualcosa di bello e importante, al di la’ del risultato sportivo. Il futuro ripartira’ dal loro entusiasmo? La proprieta’ ha altrettanto entusiasmo a investire per rimanere nel calcio che conta ma, in generale, non e’ ancora il caso di pensarci: l’aritmetica non ci condanna ancora e comunque e’ giusto concentrarci su queste ultime partite”.
Il Novara si ritrova anche all’ennesima vigilia con qualche giocatore acciaccato di troppo. Si e’ fermato, per esempio, Jeda, che fino a ieri era dato come sicuro partente tra i titolari; Rigoni rientra da problemi al ginocchio, Pesce e’ sotto antibiotici, Radovanovic fa i conti con la pubalgia e Jensen ha pagato l’aver giocato per la prima volta 90 minuti. Nessun cenno in conferenza stampa all’ipotesi di una salvezza insperata decretata dalle aule dei tribunali sportivi a danno di qualche avversaria penalizzata in classifica: la questione a Novara non viene nemmeno presa in considerazione. Nel concetto di onore, da queste parti, rientra anche la capacita’ di centrare l’impresa sportiva sul campo.
