
ROMA – Se Joseph Sepp Blatter รจ stato rieletto per la quinta volta alla presidenza della Fifa, nonostante lo scandalo della corruzione che lo vede indagato. Il fisco degli Stati Uniti ha annunciato che per la Fifa nuove incriminazioni sono in arrivo e intanto nel sistema spunta un nome, quello di Philippe Blatter, nipote del rieletto presidente.
Proprio sul nipote prodigio del marketing sportivo sembra che l’Fbi stia concentrando le sue attenzioni, perchรฉ il suo successo per gli investigatori potrebbe non essere tutta farina del suo sacco. In particolare a destare sospetti รจ il fatto che i diritti per il marketing deiย Mondiali di calcioย del 2018 e 2022 siano andati proprio allaย Kirchmedia e allaย sua controllata Kirchsport,ย poi rinominata Infront,ย societร dal 2005 guidate dal nipoteย Philippe, scrive l’International Business Times.
Queste societร , scrivono Marco Mensurati e Fabio Tonacci su Repubblica, hanno preso il posto della Isl, International Sport and Leisure, che fallรฌ nel 2001 dopo essersi aggiudicata i diritti dei mondiali di calcio del 2002 e del 2006:
“Nata nel 1982 e posseduta inizialmente dagli eredi di Adi Dassler (il fondatore dellโAdidas), la Isl era il partner storico del Cio e della Fifa, con i quali aveva fatto soldi a palate. Ma una serie di investimenti sbagliati (specialmente sugli sport minori) e una certa inclinazione dei manager a pagare tangenti alla Fifa e distrarre fondi per sรฉ e per altri, lโha portata nel baratro, con un debito di un miliardo di franchi svizzeri.
Nel 2005 la gendarmerie perquisรฌ gli uffici di Sepp: alla vigilia del fallimento, dal conto โNuncaโ, che in spagnolo significa โgiammaiโ, aperto in una banca del Liechtneistein e usato principalmente per confezionare e spedire tangenti, erano partiti 20 miliardi di lire: destinazione Zurigo. Blatter negรฒ. E riuscรฌ a rimanere al suo posto”.
Un sistema corruttivo che l’Fbi scoprรฌ essere stato replicato, 10 anni dopo, dalla Traffic International, continua Repubblica. Ora invece ad avanzare sono le societร del nipote di Blatter, Philippe. Nessun conflitto di interessi, assicurรฒ nel 2005 l’allora giร presidente Fifa, ma negli ultimi 10 anni Infront รจ cresciuta e ora che ha guadagnato i diritti per i prossimi mondiali ha riacceso l’interesse dell’Fbi, conclude Repubblica:
“Anche perchรฉ Infront dal 2013 ha messo in piedi la joint venture AspireInfront con la Aspire Katara Investment, con sede a Doha, dello sceicco Mohammad bin Abdulrahman Al-Thani. Lo scopo รจ la gestione di eventi sportivi e relativi diritti, lโospitalitร , la produzione per i media, il marketing, gli sponsor. Insomma tutto il pacchetto completo, milioni e milioni di dollari in vista del futuro campionato del mondo.
Pacchetto che prevede anche la gestione dei biglietti. Il cosiddetto ticketing. LโFbi ha parlato apertamente di ยซtraffico illecitoยป, incrociando in pieno lโinchiesta del magistrato di Rio de Janeiro Marcos Kac, il quale ha svelato il mercato nero dei biglietti delle partite dei mondiali del 2014. Per questo ha chiesto le carte dellโFbi.
ยซร coinvolto un pesce grosso della Fifa, che vive in Svizzeraยป, aveva detto un anno fa. La sua indagine ruota attorno a Match Services e Hospitality, lโagenzia che si occupa per la Fifa degli alloggi e del ticketing, partecipata da Infront al 5 per cento. Un business da 90 milioni di dollari a mondiale. Prima del 2001 se ne occupava unโaltra societร . Che si chiamava Isl”.
