Ma anche Milito รจ stato sacrificato in una valle di lacrime, senza che nessuno si sognasse di criticare neppure a mezza voce il presidente. Come si fa a dire di no a 18 milioni di euro? Meglio gli investimenti per la societร e la squadra o meglio il campione-bandiera-mito?
Meglio la societร e la squadra, ha sostenuto, allora, il joker e allora vai con il valzer dei centroavanti. Il ballo era giร incominciato in sordina con lโargentino piccolo e pelato Lucio Figueroa, uno sfortunato ex mitico bomber colpito dalla sfortuna di una catena di incidenti e a lungo atteso dal Genoa per il suo talento, alla fine rispedito in Argentina dopo un patteggiamento con il suo genitore, un affarista che Preziosi avrebbe volentieri bruciato vivo.
Dopo Milito arriva Floccari, il fenomeno del futuro, secondo il pres, il giocatore piรน costoso nella storia rossoblรน del Genoa. Peccato che giochi poche partite perchรจ anche qui non cโรจ feeling con lโallenatore Giampiero Gasperini che se lo รจ sentito imporre dallโalto. Ma Preziosi inghiotte le esclusioni e alla fine patteggia con il presidente della Lazio Lo Tito e Floccari va a fare furori a Romaโฆ
Insieme a Floccari la mannaia dei centroavanti taglia fuori anche lโaltro grande acquisto del dopo Milito, il mitico Hernan Crespo, uno degli attaccanti piรน forti nella storia del calcio, un eroe dei due mondi, un argentino che ha giocato ovunque e ha segnato quasi quattrocento gol, compresi quelli nella sua nazionale biancoceleste, un vero campione come giocatore e come uomo. Crespo arriva a Genova con la sua immensa classe, ma lo usano come tappabuchi e a metร campionato via. Venduto al Parma, dove si mette subito a segnare e dove continua a farlo, malgrado i trentasei anni suonati e quei capelli ingrigiti e tagliati corti che lo fanno sembrare lo zio del Crespo furente dalla chioma lunga e dalle testate micidiali di qualche anno fa.
Ma le testate Crespo le da uguali a prima e il Parma vola. Mentre a Genova si accontentano di un simpatico honduregno sempre infortunato, Suazo, ex prodigio del Cagliari ed ex delusione del Milan e della promessa Robert Acquafresca, anche lui prodigio in erba del Cagliari, acquistato dal Genoa ma dirottato allโAtalanta. E che cavolo! A Genova cโerano giร Floccari e Crespo e che serviva Acquafresca, da tutti indicato come uno dei migliori talenti italiani?
Cosรฌ via Floccari e Crespo, ecco anche Acquafresca sotto la Lanterna. Poche partite, pochi gol, tanto che alla fine, questa volta dโaccordo Preziosi e Gasperini lo accontentano e lo fanno tornare a Cagliari. Per una volta la scelta forse รจ globalmente giusta, perchรจ il talento forse รจ del tutto sfiorito e neppure a Cagliari il ragazzo ritrova la verve, mentre Di Vaio, Borriello, Milito, Floccari, Crespo continuano o riprendono a fare meraviglie.
Chi ha assassinato tutti questi centravanti, chi li ha venduti, ceduti, trasferiti, come se si dovesse seguire il copione del grande Manuel Vazquez Montalban e del suo libro. Il detective Pepe Carvalho non avrebbe dubbi, in una sua inchiesta in riva al Bisagno. E partirebbe sicuramente dagli ultimi indizi, quelli lasciati sul prato verde e sulle tribune di Marassi dopo la partita della Befana, con Toni il gigante deluso che invece di correre sotto la Nord con la mano destra intorno allโorecchio, si infila cupo negli spogliatoi.
I tifosi stanno zitti, la critica fa del colore come se in quella partita dellโultimo addio a un centravanti non fossero comparsi nel grande tabellone che segnala i risultati delle altre partite, i nomi di tutti gli ex puntualmente a rete, Di Vaio, Borriello, Crespoโฆ Chissร forse Figueroa ha segnato in Argentina e sicuramente Verdeal lo ha fatto in paradiso insieme a Stabile, il filtrador, che scese a Marassi, direttamente dalla nave di linea Buenos Aires-Genova e infilรฒ quattro palloni in rete. Ma quei centravanti non li assassinava nessuno.