
RIO DE JANEIRO โ Eโ una fonte inesauribile di aneddoti Ronaldo, intervistato da Radio Onda Cero, in compagnia del connazionale Roberto Carlos.
Si parte dagli allenamenti: โNei primi 10 anni di carriera mi sono allenato molto male, nel senso che hanno sbagliato metodo di allenamento con me. Molte volte dovevo correre come Roberto Carlos e Cafu e non potevo. Ho avuto tanti infortuni per colpa degli allenamenti collettivi. I miei sono stati stop pesantissimi: con il primo sono stato fermo un anno e quattro mesi, con il secondo un anno e due mesi. Ma sono stati due infortuni durissimi, non cโerano precedenti di giocatori di calcio con una lesione di quel tipo. Non si sapeva come curarli, non si conosceva la tecnica di fisioterapia. Ma io volevo tornare, il calcio era la mia vita. Non volevo lasciare il calcio per una lesione, ho sempre cercato di superarlaโ.
Sacchi e Capello: โSono arrivato in ritardo due volte nella stessa settimana al Real Madrid. La prima volta, Sacchi mi ha fatto una ramanzina di ben 15 minuti e mi ha multato. La seconda volta, prima ancora che cominciasse a parlare, gli dissi: o la ramanzina o la multa. Capello? Non era molto sveglio, non lo scelgo tra i miei migliori allenatoriโ.
Curioso anche il retroscena legato alla sua vita notturna ai tempi del Real: โFlorentino mi disse di stare piรน a casa e di non uscire cosรฌ tanto. Prese ad esempio Figo, ma io gli risposi che con la moglie che aveva Figo pure io sarei rimasto molto piรน tempo a casaโ.
Ronaldo, tra le altre cose, torna sul malore avuto alla vigilia della finale del Mondiale โ98 contro la Francia: โRoberto Carlos mi ha salvato โ ammette Ronnie -. Era mezzanotte passata, eravamo in stanza e mi sono sdraiato per prendere sonno. Ad un certo punto ho avuto delle convulsioni violente e ho perso conoscenza per una trentina di secondi. Tremavo. E lui, allโinizio, pensava stessi scherzandoโ.