Il Garante della Privacy ha deciso di indagare sulla Tessera del Tifoso: il sospetto รจ che si tratti di una “mossa” commerciale “spacciata” come strumento di lotta alla violenza negli stadi. Tra gli aspetti che il Garante intende approfondire ci sono il trattamento dei dati personali, il microchip Rfid contenuto nella tessera (che consentirebbe il rintracciamento dei dati del possessore). Inoltre molti tifosi hanno messo in dubbio che sia lecito avere una carta prepagata per ottenere la tessera.
I tre punti sono strettamente correlati tra loro: ad esempio la Tessera del Tifoso รจ l’unica carta prepagata a contenere la foto del titolare.
Quello che molti tifosi, organizzati e non, hanno messo in dubbio รจ l’effettiva utiitร di questa “innovazione” nella repressione della violenza. Infatti i provvedimenti che le autoritร possono usare contro i facinorosi sono rimasti inalterati (primo tra tutti il Daspo, cioรจ l’interdizione dagli eventi sportivi): l’introduzione dei biglietti nominali era piรน che sufficiente per l’individuazione dei tifosi con procedimenti pendenti.
Per quanto riguarda poi le conseguenze della Tessera del Tifoso, non รจ detto che serva a tenere a distanza le tifoserie opposte, anzi in alcuni casi รจ proprio il contrario: ad esempio i non possessori di tessera non possono accedere al “settore ospiti”, ma possono acquistare biglietti per gli altri settori. La conseguenza, in alcuni casi, รจ stato il contatto tra tifoserie “di casa” e “cani sciolti” di chi era in trasferta.
