ROMA – Tornerà in America con un dente rotto, ma con la consapevolezza che il prossimo 15 aprile, a Boston, potrebbe essere il giorno giusto per diventare il nuovo presidente della Roma.
Thomas DiBenedetto, l’imprenditore statunitense a capo della cordata in trattativa con UniCredit per l’acquisto della società giallorossa, concluderà molto probabilmente sabato 2 aprile il suo soggiorno in Italia (anche se la partenza potrebbe slittare a domenica).
Dopo quasi una settimanatrascorsa tra studi legali, tour della Capitale e visite a conoscenti e club di tifosi, è giunto il momento di tornare in patria per relazionare i suoi soci di quanto avvenuto tra Lazio e Toscana. DiBenedetto, oltre a portare avanti la trattativa sotto l’aspetto legale con l’istituto di Piazza Cordusio attraverso i suoi avvocati degli studi Tonucci e Bingham, ha gettato anche le fondamenta per la struttura societaria del futuro.
Il primo a incontrare quello che dovrebbe essere il successore di Rosella Sensi a capo del club giallorosso è stato Walter Sabatini. All’ex direttore sportivo di Lazio e Palermo DiBenedetto vorrà affidare tutto quanto concerne il mercato. Sarà Sabatini (già al lavoro sulla piazza sudamericana) a dover scovare talenti del calibro di Pastore e Sanchez. Ma nel mirino ci sono già l’argentino della Fiorentina Santana (in scadenza di contratto) ed il difensore Lugano, nel giro della nazionale uruguaiana.
A dirigere il tutto, secondo i programmi del businessman di Boston, dovrà essere Franco Baldini. I due, che in passato avevano già avuto alcuni colloqui telefonici, oggi si sono parlati dal vivo: un incontro fugace a Firenze dove DiBenedetto, da Roma, aveva raggiunto il figlio (ingaggiato nella formazione di baseball di Reggio Emilia, ndr). ”Baldini – ha commentato DiBenedetto – è uno che conosce davvero bene il calcio. Dunque mi piace moltissimo”. Baldini è in pole position per ricoprire un incarico di responsabilità all’interno della nuova struttura societaria soprattutto per la sua esperienza internazionale, dovuta anche e soprattutto al ruolo di direttore sportivo che ricopre nell’Inghilterra di Fabio Capello.
Proprio questo incarico però potrebbe far emergere delle complicazioni non solo per una questione d’immagine e di rapporti con la federazione inglese, ma anche perché per liberarsi dalla nazionale dei ‘Tre Leoni’ prima del 2012 (naturale scadenza del contratto dopo gli Europei in Ucraina e Polonia, ndr) sarebbe necessario pagare una penale.
A complicare la giornata di DiBenedetto è stato poi un piccolo incidente di percorso, ovvero la rottura di un incisivo nel corso del pranzo. Inconveniente che lo ha spinto ad anticipare il rientro negli Usa di un giorno e, non più da Roma, ma dall’aeroporto di Milano Malpensa. Nella Capitale, comunque, aveva già ultimato pratiche di lavoro e incontri, tra cui anche quello con l’attuale direttore operativo Gian Paolo Montali che dovrebbe restare occupandosi però dei rapporti istituzionali.
In ballo invece per la posizione di direttore amministrativo del club ci sarebbero Claudio Fenucci e Rinaldo Sagramola, rispettivamente amministratori delegati di Lecce e Palermo. Tutti nomi che comunque saranno resi ufficiali solo dopo le firme sui contratti che dovrebbero essere apposte il 15 aprile negli Usa, come confermato dall’avvocato Mario Tonucci, dello studio legale che assiste la cordata guidata da DiBenedetto: ”Sta procedendo tutto bene, sono state già fissate le date per le firme”.