PARIGI, FRANCIA – Il 23enne colombiano Nairo Quintana della Movistar ha vinto in solitaria la ventesima e penultima tappa del Tour de France da Annecy a Annecy Semnoz di 125 km, con un allungo sulla salita finale, la sesta della giornata, che gli ha permesso di arrivare al traguardo a braccia alzate, lasciandosi alle spalle lo spagnolo Joaquin Rodriguez a 16” e la maglia gialla Chris Froome a 28”. A suggello dell’impresa, gli altri uomini di classifica hanno preso distacchi da due minuti in su.
Un’eternità, se si pensa che lo spunto finale di Quintana è partito a 7 km dal traguardo. Il Tour del centenario ha concluso i suoi giochi in Alta Savoia e consegnato al ciclismo due nuovi personaggi: Chris Froome, l’africano bianco, di passaporto keniano e britannico, che ha vinto la corsa, imponendosi nettamente su tutti gli altri soprattutto in montagna e a cronometro, e il giovanissimo Quintana, secondo in classifica generale, che ha mostrato qualità di indomito arrampicatore.
Anche la tappa odierna ha segnato il dominio di questi due corridori molto diversi: spilungone dalla pedalata sgraziata il britannico; piccolo agile e composto il colombiano. Entrambi interpreti di un ciclismo tutto fatica e sudore. La speranza degli appassionati di ciclismo è che fra qualche tempo non ci siano sgradite sorprese, leggi doping, a macchiare l’entusiasmo di questi giorni.
La tappa si è decisa negli ultimi 10 km, quando il gruppo ha assorbito una fuga del tedesco Voigt. Tutti i big di classifica si sono ritrovati insieme, all’ultima salita via agli scatti singoli a ripetizione. Si ritrovano insieme Froome, Quintana e Rodriguez. Sullo strappo finale parte Froome. Quintana lo raggiunge, e allunga ancora. Il colombiano è imprendibile, Froome forse appagato dalla vittoria del Tour rinuncia all’ inseguimento e si fa sorprendere da Rodriguez, secondo sul traguardo.
La centesima Grande Boucle consegna anche un altro verdetto: lo spagnolo Contador, già vincitore due volte al Tour (piu’ una terza cancellata per doping) se l’è giocata fino all’ultimo, ma per lui il viale del tramonto è a un passo. Su tutte le grandi salite, comprese quelle di oggi, quando il campione spagnolo era atteso nella sfida alla maglia gialla Froome, non c’è mai stata storia fra i due, e il britannico è stato sempre davanti.
Per Quintana quella di oggi è stata una vittoria annunciata, da lui stesso. Il corridore della Movistar, in bici da quando era ragazzino (faceva 30 km al giorno per recarsi a scuola) prima della partenza aveva detto:
”spero di fare una buona tappa e mantenere la terza posizione, ma punto al secondo posto. Sarebbe molto importante per me, per la squadra, per la mia vita sportiva, arrivare a Parigi sul podio”.
All’arrivo il Quintana era cosi’ felice da non riuscire a parlare, e quando ha saputo d’aver scavalcato in classifica Contador, ha dedicato la vittoria alla sua famiglia e alla Colombia. Il futuro del ciclismo è suo, è il pronostico di Felice Gimondi, grande corridore degli anni settanta. Oggi l’arrivo a Parigi e la consacrazione di Froome sugli Champs Elysee. I 160 corridori (dei 198 partiti in Corsica) partiranno da Versailles per una tappa di 135 km pianeggianti, con sprint finale, come da tradizione.