L’Inter ha sconfitto per 1-0 la Juventus nella prima mini-partita (45′) del trofeo Tim a Bari.
Inter (4-2-3-1): Julio Cesar, Maicon, Materazzi, Lucio, Chivu, Cambiasso, Nwankwo, Pandev, Sneijder, Obinna, Eto’o. All.: Benitez
Juventus (4-4-2): Manninger, Grygera (38′ Motta), Chiellini, Bonucci, De Ceglie, Lanzafame, Sissoko, Felipe Melo, Pepe, Del Piero, Trezeguet. All.: Del Neri
Arbitro: Celi di Campobasso Rete: 26′ Sneijder Angoli: 2-1 per l’Inter Recupero: 1′
Brilla la stella Sneijder a cui sono bastati pochi giorni di allenamento per ritrovare una buona condizione fisica, assimilare schemi e ritmi richiesti dal nuovo tecnico Benitez e sfoderare una micidiale precisione balistica per firmare il gol dell’uno a zero alla mezzora. Pur con due settimane in meno di allenamento, sono stati i campioni d’Italia ad apparire più in palla dell’undici di Delneri: pungente Maicon sulla destra, attento Lucio in marcatura, ispirato Sneijder nel servire Eto’o e sugli esterni Pandev e Obinna.
I nerazzurri, ormai senza Balotelli, hanno confermato una superiorità tecnica sugli avversari, pimpanti solo in avvio. La Juventus è apparsa ancora in rodaggio, soprattutto in difesa, dove l’ex barese Bonucci continua a commettere errori per troppa leziosità . A centrocampo, nonostante il notevole impegno di Pepe e Lanzafame, scarseggiano i rifornimenti per le punte, con Felipe Melo e Sissoko poco ispirati.
Nella seconda mini-partita la Juventus è stata sconfitta per 5-3 ai calci di rigore dal Milan dopo l’1-1 dei 45′ minuti.
Juventus (4-4-2): Storari, Motta, Chiellini, Legrottaglie, De Ceglie, Pepe, Felipe Melo (10′ Sissoko), Marchisio (40′ Ferrero), Lanzafame (40′ Trezeguet), Diego, Amauri. (13 Manninger, 10 Del Piero, 25 Martinez, 19 Bonucci, 31 Costantino, 21 Grygera). All. Delneri
Milan (4-3-3): Amelia, Abate, Nesta, Bonera, Antonini, Gattuso, Pirlo, Ambrosini, Oduamadi, Borriello, Ronaldinho. 32 Abbiati, 17 Oddo, 15 Papastathopoulos, 76 Yepes, 19 Zambrotta, 16 Flamini, 11 Huntelaar, 52 Merkel, 9 Inzaghi, 30 Roma, 14 Strasser, 51 Beretta, 53 Novinic). All. Allegri Arbitro: Giannoccaro di Lecce. Reti: 21′ Ronaldinho, 33′ Diego.
Calci di rigore: Ronaldinho gol, Trezeguet gol, Borriello gol, Diego gol, Pirlo gol, Pepe parato, Nesta gol, Amauri parato. Angoli: 4-1 per la Juventus. Ammoniti: Gattuso e De Ceglie per gioco falloso. Spettatori: 40.000 circa
Ronaldinho e Diego a segno (con esultanza piccata e polemica verso la tifoseria) nella sfida tra Milan e Juventus, seconda gara del triangolare ‘Trofeo Tim’ al San Nicola. I rossoneri hanno vinto l’incontro ai rigori (5-3 il finale), complici due penalty calciati centralmente (e parati da Amelia) da Pepe e Amauri. L’undici di Delneri ha disputato una prima mezzora intensa sul piano agonistico mentre Pirlo e compagni hanno mostrato una buona fluidità nell’applicazione del 4-3-3 di Allegri. La Juventus ha acquisito maggiore forza creativa grazie all’innesto in avanti del duo Diego-Amauri: il fantasista, che il club bianconero è in procinto di cedere in Germania (al Wolfsburg o allo Schalke), ha brillato per iniziativa ed intesa con il compagno di reparto.
In difesa è apparso sicuro nella fase di spinta il giovane Motta, meno attento in copertura. Proprio dalle fasce sono arrivati ben tre cross su cui Amauri ha provato invano a bucare la porta del Milan, trovando Amelia pronto a disinnescare i pericoli. La sostituzione di Felipe Melo con Sissoko è stata salutata da salve di fischi del pubblico, un segnale poco incoraggiante per il recupero del brasiliano dopo il mondiale disastroso. Il vantaggio del Milan porta la firma di Dinho, pescato in area con un passaggio filtrante da Oduamadi: il brasiliano controlla e con un bel destro a giro insacca sul palo lungo. La risposta della Juve con una incursione di Lanzafame che libera in area Diego, preciso nell’indovinare l’angolo più lontano da Amelia.
Milan-Inter 2-3 dopo i rigori. Nella terza partita pochissime emozioni e molti cambi, con le due squadre che mettono in campo tanti giovani. Il Milan comincia benissimo, con Inzaghi che colpisce la traversa dopo un minuto. Poi l’unica altra emozione la regala la difesa rossonera che pasticcia e finisce per regalare a Milito una palla gol che l’argentino non sfrutta. Ai rigori tanti errori. Decisivo quello di Ronaldinho: il suo cucchiaio si infrange sull’incrocio dei pali.