LONDRA (REGNO UNITO) – I torneo non sono tutti uguali. Ce ne sono di “speciali”, dove i grandi campioni ci si sentono a casa. Così è il Roland Garros per Rafael Nadal, e Wimbledon per Roger Federer e le sorelle Williams. Lo svizzero sono tre anni che non vince più dopo sei titoli quasi di fila. “Devo fare meglio degli ultimi due anni”. Nel 2010 e nel 2011 è uscito sempre ai quarti. “Forse sono stato un pò sfortunato – dice – ma non ero nella mia condizione migliore. Non si sa mai come si combinano le cose”.
Quest’anno l’ex n.1 torna sull’erba londinese per attaccare il record di sette vittorie di Pete Sampras. “Eguagliare Pete sarebbe assolutamente fantastico, quando ero giovane lo ammiravo”. Federer si presenta tirato a lucido, nonostante il ko ad Halle dal tedesco Haas. “Non sono stanco, nel mio gioco tutto è a posto e fisicamente sto bene”.
Il clima londinese fa miracoli, e fa svanire propositi sinistri alle Williams: nove vittorie in due e quattro finali contro. “Non ho alcuna intenzione di ritirarmi, e nemmeno mia sorella” dice Serena, 13 titolo Slam in carriera, più di Venus, che però ha vinto di più a Wimbledon: 5 trofei contro i 4 di Serena, che deve farsi perdonare il ko al primo turno a Parigi. “Le sconfitte mi motivano di più” continua l’americana, che al primo turno troverà la ceca Barbora Zahlavova Strycova. “Ogni esperienza per me e’ una lezione”. Per lei Wimbledon è torneo sempre speciale, e sogna di poter tornare a Londra per difendere il titolo olimpico di doppio con la sorella. “Sarebbe bello avere l’opportunità di giocare ancora in doppio. L’appuntamento si avvicina e questo per me è eccitante. Ho giocato due olimpiadi e ho due medaglie (un altro oro nel doppio l’ha vinto nel 2000). E’ una sensazione forte, che amo. Sento come delle farfalle nello stomaco…”.
Maria Sharapova, dopo le “folies” di Parigi, Londra è un pò come “ritornare sulla terra”, ricordando la finale persa lo scorso anno con la ceca Kvitova. “Quanto è difficile perdere una finale di uno Slam! Per un giocatore è una delle esperienze più dure. Come lo è tornare qui e sperare in un’altra occasione”.
L’Italia “sbarca” sull’erba londinese con il numero record di 15 giocatori. Sette nel torneo maschile: il meno fortunato Fabio Fognini (primo turno contro Michael Llodra), e in caso di vittoria troverebbe proprio Federer. Avversari francesi anche per Filippo Volandri (Jeremy Chardy) e Paolo Lorenzi (Nicolas Mahut, due anni fu protagonista a Wimbledon del match piu’ lungo della storia del tennis contro l’americano John Isner).
Andreas Seppi, unico azzurro compreso tra le teste di serie (è n.23) raggiungerà Wimbledon dopo la finale persa con Roddick a Eastbourne: esordirà con l’uzbeko Denis Istomin, con il quale ha vinto tutti e tre i precedenti, l’ultimo nel maggio scorso al Foro Italico sulla terra rossa.
Per Flavio Cipolla e Potito Starace ci sono due qualificati: lo spagnolo Inigo Cervantes e lo statunitense Ryan Sweeting. Simone Bolelli, superate le qualificazioni, affrontera’ il polacco Jerzy Janowicz. Nel femminile quattro le azzurre nella parte di Maria Sharapova. Spicca il derby tra Flavia Pennetta e Camila Giorgi, che ha brillantemente superato le qualificazioni senza perdere un set (anche nel 2011 aveva centrato l’ingresso nel tabellone principale).
Alberta Brianti affronterà la mancina russa Ekaterina Makarova, per Maria Elena Camerin, partita dalle qualificazioni, c’è invece la russa Nadia Petrova. Quattro le azzurre anche nella parte bassa del tabellone. Sara Errani, favorita n. 10, esordirà contro la statunitense Coco Vandeweghe, Francesca Schiavone affronterà la giovanissima (classe ’94) mancina britannica Laura Robson, avversaria giovanissima anche per Roberta Vinci, la sedicenne australiana Ashleigh Barty, in tabellone grazie ad una wild card. Karin Knapp giocherà infine contro Elena Baltacha, 28enne nata a Kiev, ma di passaporto inglese.