Finiti nelle cronache per due motivi che più diversi non si può. Nicolò Festa, giovane cantante di 21 anni, italianissimo, sta spopolando nell’edizione inglese del reality show X Factor. Ma anche suo padre non è uno sconosciuto: Michele Festa, vice capo della squadra mobile di Verona, era il capo dell’antidroga, nonché un investigatore della Criminalpol di Venezia, quando arrestò nel 1994 a Torino uno dei boss della mala del Brenta: Felicetto Maniero, detto Faccia d’angelo.
Ora è il momento di Nicolò, che dal Veneto è partito alla volta di Londra per sfondare. Il carattere non è facile, dicono, ma il talento unito a una bella faccia fanno molto. Ed ecco che il ragazzo rischia di sfondare davvero, arrivato alle semifinali del reality.
“Le persone – ha detto cercando di raccontarsi – mi dicono che sono divertente, che ho talento… E a me piace credergli. Penso di essere davvero un buon cantante e che potrei essere un bravo intrattenitore”. Uno che snobba icone come Madonna e Lady Gaga. “Tutto sommato – ha detto – sono simili nel look, nello sitle, nel modo di porsi sul palco e nella voce. Penso che ci voglia un ragazzo che possa dare una scossa a questo panorama. Mostrerò ai giudici il mio X Factor”.
