ROMA – Il commissario Montalbano interpretato da Luca Zingaretti torna in televisione dal 29 febbraio con due nuovi episodi e una sorpresa. Sono passati ormai 18 anni da quando il commissario siciliano nato dalla penna dello scrittore Andrea Camilleri ha preso vita sullo schermo, con un totale di 26 film all’attivo e record di ascolti su Rai 1. Ora due nuovi episodi sono in arrivo e c’è anche una sorpresa: nei panni della eterna fidanzata del commissario Montalbano, Livia, c’è Sonia Bergamasco.
Il 29 febbraio andrà in onda su Rai 1 il nuovo episodio dal titolo “Una faccenda delicata”, mentre la messa in onda del secondo episodio dal titolo “La piramide di fango” è previsto per il 7 marzo. Tra le novità ci sono Sonia Bergamasco nel ruolo dell’eterna fidanzata del commissario, Livia, a cui si aggiungono gli interpreti che da sempre accompagnano Zingaretti nella serie, come Cesare Bocci, Peppino Mazzotta e Angelo Russo. Zingaretti, rispondendo ad una domanda sul successo del suo personaggio durante una conferenza stampa, ha dichiarato:
“Camilleri ha creato un personaggio estremamente seducente, che trova in se le risposte che gli servono e non va dietro né ai soldi né al potere. Non ha il cartellino del prezzo attaccato. Montalbano afferma la sua unicità e suscita un’attrazione fatale. Noi uomini vogliamo assomigliarli e le donne vorrebbero averlo vicino”.
Barbara Cangiano sul sito TvZap scrive che il commissario Montalbano spegne così 18 candeline e a sorpresa arriva nel cast anche Sonia Bergamasco, reduce dal successo ottenuto col film Quo vado di Checco Zalone, che racconta:
“Quando mi hanno proposto questo ruolo ho accettato subito non è stato difficile calarmi all’interno di un racconto collettivo già perfettamente collaudato, perché alla base c’è un lavoro di scrittura splendido. Ho cercato di dare intensità e forza al personaggio, ma anche a una relazione, quella con Salvo, che doveva essere rinsaldata. Quando ci si avvia verso l’eta matura occorre trovare una forma di morbidezza, ma anche di stabilità”.
Ed è proprio questa di cui l’anarchico poliziotto inizia ad avvertire la necessità: un Montalbano più posato nei sentimenti, meno bizzoso, disposto a rincorrere Livia e a dichiararle quanto ha bisogno di lei”.