Gianni Rivera no vax a Porta a Porta (Ansa)
Gianni Rivera no vax: “Vaccinarmi? No, non ci penso proprio”. Non è certo il solo, non è certo l’unico fra la popolazione anziana a diffidare della scienza preferendone una parallela, e cioè quella di virologi che ha il privilegio di conoscere solo lui.
Fatto sta che l’uscita a Porta a Porta di Gianni Rivera ha destato, come si dice, scalpore, per non dire pena nei confronti del 78enne ex Golden boy del calcio italiano.
Sollecitato da Bruno Vespa – quasi una domanda di rito oramai, “sei vaccinato?'” – l’ex campione del Milan e della nazionale, non ha avuto esitazioni, non uno scrupolo, anche di comodo.
“No, non ci penso proprio”. Come fosse al bar dello sport a parlare del contratto di Donnarumma o della formazione titolare dell’Italia agli Europei.
Dice di avere “notizie negative. Qualcosa già si sente e qualcosa si sa e si viene a sapere”. Perbacco, e noi che ci accapigliamo per sbrigarci a farci vaccinare, che guardiamo i tg e compulsiamo agenzie, ascoltiamo pareri e obbediamo alle autorità sanitarie, confidiamo negli scienziati e cerchiamo di saperne di più e meglio…
A quale magica sorgente attinge le sue informazioni l’eletto Gianni Rivera? “Alcuni virologi dicono proprio di evitare”. Proprio. Ma chi sono questi virologi non lo dice. Un classico del complottismo anti-vaccino più banale cui si aggrega gratuitamente un testimonial d’eccezione e di sicuro appeal. Un capolavoro mediatico, capirai, l’ha detto Gianni Rivera!
Lui si sente tranquillo così. Come fa? “Io ho fatto il tampone stamattina ed è risultato negativo. Io sono tranquillissimo. Mi darebbe fastidio essere in quella percentuale di persone sfortunate che si vaccinano e poi muore”.
Ha fatto il tampone, allora… E dire che tutto questo casino è stato montato soprattutto (non sarebbe giusto dire esclusivamente) per la salvaguardia dei vecchi (si può dire, non è un insulto) come lui. Anche per quelli come lui che non capiscono. Proprio.