I Cesaroni? Sono un po’ stanchi forse, almeno per Aldo Grasso. Il critico tv del Corriere della Sera nella sua rubrica “A fil di rete” parla della famiglia televisiva più nota di Garbatella.
“L’eterna coazione a ripetere è una delle cifre della televisione generalista: quando si ha una buona idea, meglio sfruttarla il più a lungo possibile. È così che i reality tagliano traguardi decennali, i quiz si trascinano per lunghi cicli, le fiction di successo sopravvivono per numerose stagioni. Anche la famiglia Cesaroni è ormai giunta al suo quarto anno di vita televisiva (martedì, Canale 5, ore 21.12). Ma fino a che punto può essere sfruttata una vena narrativa prima che sia esausta? Nel racconto delle vicende della famiglia allargata più celebre della Garbatella, simpatica e scombinata al punto giusto perché l’italiano medio ci si possa identificare, si avverte quest’anno una certa stanchezza: è come se molti dei possibili intrecci narrativi fossero già stati sfruttati, molte delle variabili combinatorie tra i diversi personaggi già state esplorate”, scrive Grasso.
