MALO (VICENZA) – E’ uno dei piu’ antichi d’Italia il Carnevale di Malo, il paese che ha dato i natali allo scrittore Luigi Meneghello. L’evento e’ ”rinato” nell’ormai lontano 1924, ma le tradizioni risalgono al secolo precedente, ancora prima dell’Unita’ d’Italia, che festeggia quest’anno il 150/mo anniversario. Occorre rifarsi a una delibera comunale che per scoprire che il Carnevale di Malo esisteva gia’ all’albo al momento dell’annessione del Veneto all’Italia nel 1866: l’anno successivo a Malo si riuni’ la nuova Giunta e tra i quattro ”assessori effettivi”, un certo Giacomo Manini si prese i referati su ”pubbliche costruzioni, censo e Carnevale”, a conferma che quella manifestazione rappresentava gia’ da tempo una ”gloria” del territorio maladense, al punto da meritare un assessorato
. Altri testi storici fanno pensare che a cavallo dei due secoli la manifestazione sia stata tenuta in piedi da gruppi spontanei di persone, mentre la pubblica amministrazione favoriva la nascita ed apprezzava l’entusiasmo. Poi, nel 1924 la prima sfilata ufficiale documentata con tanto di memoria storica e foto: in quell’edizione vinse il carro intitolato ”Il Grammofono”, che prendeva bonariamente in giro l’invadenza degli apparecchi de ”La Voce del padrone”. Da allora, ogni anno, la sfilata dei carri, ripetuta nelle tre domeniche prima dell’ultimo giorno di Carnevale, rappresenta un evento di grande richiamo per decine di migliaia di appassionati provenienti da tutto il Veneto e anche da fuori regione. Le sfilate dei carri allegorici a Malo rievocano il carnevale brasiliano di Rio de Janeiro, a cui vanno aggiunte le maschere tipiche, gli scherzi, le foto, i vestiti e i costumi di carnevale che vengono indossati non solo nei giorni festivi, in un clima di festa generale.