Gerusalemme – L'industria del turismo in Israele resiste nonostante le turbolenze nella regione, che hanno causato un forte calo delle visite nei vicini Paesi arabi. In contrasto con quanto accade in Egitto e Giordania, il numero di turisti che visitano lo Stato ebraico sembra essere costante, secondo gli esperti del turismo. "Le prenotazioni dei tour operator danno buone prospettive per il 2011", ha detto il ministro del Turismo Stas Misezhnikov ad Associated Press. Con i suoi luoghi santi e le sue spiagge sul Mediterraneo, Israele è da tempo una calamita per il turismo. Gli stranieri hanno portato circa 4,4 miliardi di dollari nell'economia del Paese nel 2010, rispetto ai 3,3 miliardi dell'anno precedente, secondo i dati del governo. Dopo un anno record con più di 3,4 milioni di visitatori nel 2010, Israele sperava di attirarne almeno 4 milioni quest'anno. Ami Etgar, capo dell'associazione di tour operator Israel Incoming, ha detto che la cifra probabilmente non sarà così alta, ma si aspetta che si mantenga costante o scenda leggermente, a non meno di 3,2 milioni nel 2011.
