DUBLINO – A partire dall’estate 2019, la compagnia low-cost Ryanair introdurrà nei biglietti dei voli da e per l’Inghilterra, la “clausola Brexit” e avviserà la clientela che non si assumerà nessuna responsabilità nel caso in cui i contratti con le organizzazioni Oltremanica non dovessero essere più validi in seguito all’uscita della Gran Bretagna dalla Ue.
Attualmente, i diritti di volo all’interno dell’Unione Europea, così come tra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, sono coperti da accordi “Open Skies” a livello Ue, ma questo accordo è messo a repentaglio dalla Brexit.
Se la Gran Bretagna lascia l’Ue, uscita prevista per fine marzo 2019, senza un accordo, non vi è alcuna opzione alternativa per l’aviazione e il direttore marketing di Ryanair ha detto che le compagnie aeree non sanno come sarà regolamentata. “Bisognerà trovare una soluzione che garantisca la continuità dei voli, anche se occorrerà prendere più tempo del previsto”.
Le compagnie aeree hanno dichiarato di aver bisogno di un nuovo accordo bilaterale tra la Gran Bretagna e l’Europa entro settembre o ottobre che sostituisca Open Sky, che consente alle compagnie aeree dell’Ue di volare dove vogliono all’interno del blocco, per essere in grado di fornire voli programmati dopo che la Gran Bretagna lascerà l’Unione Europea.
In seguito all’uscita dall’Ue, il Regno Unito potrebbe infatti essere escluso dall’Agenzia europea per la sicurezza aerea, EASA, l’organo di controllo del settore aeronautico dell’Unione europea.