VICENZA – E’ un evento tra folclore, storia e tradizioni quello dello ”Schella Martz”, che va in scena sull’Altopiano vicentino dei Sette Comuni. Nell’antica lingua cimbra significa ”suona marzo” e rappresenta un richiamo a questo mese perche’ si affretti ad arrivare e portare con se’ la primavera. Si tratta di un rito chiassoso, ancora diffuso in gran parte dei paesi della montagna vicentina, con il quale si vuole risvegliare la natura dopo il letargo invernale. Uno degli appuntamenti principali andra’ in scena, come da tradizione negli ultimi tre giorni di febbraio, ad Asiago, coinvolgendo l’intero comprensorio.
Dal 26 al 28 uomini, donne e bambini si riverseranno nelle strade cittadine e nelle contrade trascinando lunghe file di recipienti di latta e bidoni metallici, di varie dimensioni e legati tra loro con il fil di ferro, sui quali si picchia con dei bastoni: l’obiettivo e’ creare un trambusto in modo da ”svegliare ”la primavera. L’ultima sera, in piazza del Municipio, l’evento si concludera’ con il ”rogo della vecia”: al centro verra’ bruciato un enorme pupazzo costruito in legno e carta pesta che simboleggia per l’appunto la stagione appena trascorsa, destinata a morire definitivamente. Sull’Altopiano, per antica tradizione, la primavera cominciava il Primo marzo: poco importava se c’era ancora la neve ai bordi delle strade o nei campi, la festa doveva svolgersi comunque. Gli organizzatori hanno creato con gli anni un’ambientazione storica delle antiche tradizioni di ”Schella Martz”, tra cui i costumi d’epoca: per questo motivo personaggi vari vestono da ”zeleghen baiblen” (fatine e streghe), orchi e folletti. Anche quest’anno all’evento sara’ abbinato il Concorso Schella 2011 che portera’, attraverso un’apposita giuria, alla premiazione della fila piu’ bella e piu’ chiassosa.
