Lo hanno definito “il paese che dipinge la sua storia” e in realtà Cibiana di Cadore porta impressi sulle facciate delle proprie case personalità ed evoluzione degli abitanti. Oltre 50 murales a partire dal 1980 sono stati dipinti da artisti prima veneti poi provenienti da tutto il mondo. Sono stati inseriti con cura nell’architettura rustica dell’antico paese e raccontano la storia delle case dove sono stati dipinti: l’abitazione del fabbro, del casaro, del mugnaio, del carbonaio.
Cibiana insomma è un vero e proprio museo all’aperto da visitare attraversando le splendide frazioni. Diciotto lavori a Masarié, la frazione forse più caratteristica e significativa; altrettanti a Cibiana di Sotto, forse la più antica, più su, verso la forcella ma sempre vicino al torrente. Poi altri diciotto a Pianezze, la frazione appollaiata sotto i costoni del monte Rite, ma ben salda nella voglia di ben figurare, anche lei, nella rassegna di questa straordinaria pinacoteca all’aperto.
Il paese nel suo complesso fa parte a pieno titolo dell”Associazione italiana borghi dipintì, 85 centri italiani che hanno realizzato l’ esperienza dei murales, e sono sparsi un po’ dovunque, accomunati però dallo stesso desiderio di non scomparire. Proprio per questo oggi Cibiana è impegnata nella difesa delle sue “tele” prima ancora che impegnarsi ad affrescare nuovi muri.
Primo protettore dell’arte di Cibiana è Vico Calabrò, artista agordino vicentino che nel 1980, ha scritto le prime pagine sul libro delle pitture murali, dipingendo, a Masarié, “al mandolin da Lelo”. Ora Calabrò, per lunghi anni direttore artistico di Cibiana dirige una scuola di decorazione molto frequentata e affermatasi all’ombra dei murales. Ha da impiegare energie e risorse per mantenere il patrimonio esistente. In pratica, bisogna dedicarsi con più impegno a mantenere vivi i murales, contro i colpi del tempo, del sole, della pioggia.
Vicino a Cibiana ecco un’altra splendida invenzione, quella del “Museo nelle Nuvole” in vetta al Rite. Nato dalla sinergia tra Reinhold Messner, l’alpinista più famoso del mondo, la Regione Veneto, la Comunità Europea e le amministrazioni pubbliche locali, il museo rappresenta un felice connubio tra storia, arte, cultura e silenzio, lassù ai duemila metri del monte Rite.