ROMA – E’ il 23 giugno 2010, a Panama atterra un volo di Stato dall’Italia, รจ la prima volta che un primo ministro italiano visita il Paese centramericano. Il pubblico รจ quello delle grandi occasioni: il presidente con signora, l’ambasciatore, bambini e donne con abiti tradizionali. Anche uno striscione con scritto: “Benvenuto presidente Berlusconi”.
Dal volo di Stato, l’aereo pagato con spese dei contribuenti, scende il premier Berlusconi e con lui anche Valter Lavitola, l’uomo oggi latitante sul quale pende una richiesta d’arresto per estorsione al premier. Con i due anche due ragazze. Una รจ mora e non se ne conosce il nome. La seconda, bionda, somiglia molto a Federica Gagliardi, una collaboratrice di Renata Polverini che giร aveva accompagnato il premier in un viaggio ufficiale suscitando la curiositร della stampa che l’aveva ribattezzata la “dama bianca”.
L’occasione รจ la firma del trattato contro l’evasione fiscale, anche se Panama, paese caro a Lavitola, non รจ tra paradisi preferiti dagli italiani. Il Fatto Quotidiano svela quale sarebbe il retroscena di questo accordo: “LโItalia passa a Panama sei navi della Guardia Costiera. Un dono che puรฒ essere stimato in 35-40 milioni. Un โallegatoโ per un contratto Finmeccanica. Sorridono tutti, e ne hanno ben donde: Lavitola perchรฉ grazie a quella firma incassa una provvigione che potrebbe arrivare a 8 milioni di euro; Finmeccanica che ha intascato un contratto da 165 milioni per il pattugliamento elettronico delle coste contro i narcotrafficanti (interessate Selex, Agusta e Telespazio). E sorride, ovviamente, Martinelli perchรฉ si porta a casa sei imbarcazioni di primโordine: due pattugliatori di 52 metri (nuovi valgono 35 milioni lโuno, usati piรน di 10). Piรน quattro motovedette da 25 metri, del tipo utilizzato per affrontare lโemergenza immigrati a Lampedusa”.
