
Capri, ambulanze usate come taxi fanno la spola tra il porto e l'ospedale, la denuncia dei cittadini
Ambulanza usata come taxi a Capri. Diverse persone che scendono dagli aliscafi vengono accompagnati nell’unico ospedale presente sull’isola in ambulanza.
La scena si ripete puntuale ogni mattina allo sbarco dell’aliscafo da Napoli. Alcuni passeggeri arrivano muniti di zaini, borsoni e trolley, in abiti civili. Uno alla volta si accomodano in ambulanza per raggiungere l’ospedale Capilupi evitando così di prendere i mezzi pubblici. L’autista dell’ambulanza tiene loro aperto lo sportello e li aiuta a salire a bordo. Non si tratta di pazienti come si potrebbe credere. Si tratta di personale medico in servizio presso ospedale.
Capri, ambulanza usata come taxi: già nel 20212 una denuncia analoga
Quello che sta accadendo in queste settimana a Capri accadde già nel 2012. All’epoca scattò un’indagine interna da parte del servizio regionale 118. A riprende la scena sono state diverse persone. I video sono diventati virali in poco tempo.
Antonio Alfano è uno degli autori dei video scrive: “Adesso denunciatemi pure. Incredibile che accada sotto gli occhi di tutti e nessuno denuncia o fa qualcosa. Tutte le mattine l’ambulanza lascia il parcheggio per accompagnare e risalire altro personale. Credo che sia ingiusto farlo, non era possibile pre Covid, figuriamoci adesso. Come vedete salgono almeno sette persone che scendono da aliscafi sui quali viaggiano centinaia di persone”.
La denuncia di Francesco Emilio Borrelli
Della vicenda ha parlato anche il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, molto attivo sul territorio per quanto riguarda abusi vari: “Abbiamo contattato la direzione dell’ospedale e della Asl che ci hanno dato delle conferme”.
“Sembra che a causa delle carenze del trasporto pubblico sull’isola si sia deciso di utilizzare le ambulanze per permettere al personale medico di arrivare in orario e di non perdere i traghetti, dato che molti operatori vengono a lavorare provenendo dalla terraferma” spiega Borrelli.
“Pur comprendendo queste motivazioni, legittime, e non avendo alcun tipo di pregiudizio nei confronti dell’ospedale non può essere tollerato che si utilizzino ambulanze per scopi che non siano medici e di emergenza. Abbiamo chiesto alle direzioni dell’ospedale, all’Asl e ai Comuni coinvolti di istituire un tavolo per soluzioni idonee che mettano in condizioni il personale medico di poter raggiungere senza disagi la postazione di lavoro e di tornare a casa senza togliere dei servizi essenziali per cittadini e pazienti dell’ospedale”.
Asl spiega: “Strada chiusa, passano solo le ambulanze”
Il direttore generale dell’Asl Na1 Centro, Ciro Verdoliva, stigmatizza l’episodio e fa sapere che ha subito aperto un’ispezione “in modo da capire come sia potuto avvenire un fatto del genere senza che la direzione ne fosse a conoscenza”.
Ed arriva anche la risposta del direttore del 118 di Napoli e Capri Giuseppe Galano:”In seguito all’incidente che si è verificato a fine luglio scorso, nel quale è precipitato un minibus nella scarpata della spiaggia di Marina Grande ed in seguito al quale ha perso la vita il conducente, la strada Provinciale Marina Grande-Capri è stata interdetta al traffico veicolare escludendo dal divieto ambulanze e taxi da un’ordinanza della città metropolitana”.
“Pertanto, in via del tutto eccezionale, il personale sanitario non residente sull’isola, ha avuto la possibilità di poter raggiungere dal porto l’ospedale Capilupi e viceversa per il monta/smonta in tempi rapidi che non sarebbe stato possibile se avesse dovuto utilizzare il trasporto pubblico”.
Gli stessi fatti accaddero, sempre a Capri, nove anni fa. A seguire un video del 2012 pubblicato da Il Mattino.