BRUXELLES – Le dimissioni di John Dalli non sono state volontarie, ma chieste dal presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso. Lo ha detto lo stesso Dalli in un video postato su YouTube.
Il commissario europeo per i diritti dei consumatori e la tutela della salute era stato portato alle dimissioni con le accuse di tentata concussione. Dalli, maltese, 61 anni, sarebbe stato contattato dalle multinazionali del tabacco per un’apertura dell’Ue sull’importazione dello snus, il tabacco da masticare usato negli Stati Uniti e in Scandinavia ma proibito in Europa.
Da anni le multinazionali del settore ne chiedono la legalizzazione in Europa, ritenendolo la risposta ‘pulita’ alle sigarette. Stando a quanto descritto in una nota di Bruxelles, nel maggio scorso la ‘Swedish Match’, società svedese produttrice di ‘snus’ collegata a Philip Morris in una joint venture per la sua commercializzazione, ha denunciato alla Commissione europea di essere stata avvicinata da un imprenditore maltese che vantava ”contatti” con il connazionale Dalli e ”mirava a guadagni per influenzare le possibili future proposte legislative sullo ‘snus”’.
La Commissione ha girato il dossier all’Olaf, il servizio antifrode europeo diretto dall’italiano Giovanni Kessler. Il rapporto dell’Olaf è stato inviato al Procuratore generale di Malta. Il Commissario ha ”categoricamente respinto” le accuse, ma ha presentato le dimissioni ”per poter difendere la sua reputazione e quella della Commissione”. Poi si è dimesso. E ora arriva la spiegazione: dimissioni non spontanee, ma chieste da Barroso.