Un treno regionale รจ deragliato nella zona di Merano. Secondo la protezione Civile ci sono almeno nove morti giร recuperati dalle carrozze, mentre le persone di cui non si hanno notizie sarebbero tre.
Il piรน giovane aveva 18 anni, i piรน vecchi 73. Tutte le vittime del disastro ferroviario della Val Venosta erano originarie del posto, provenienti da unโarea di una quindicina di chilometri al massimo dal posto della tragedia.
Le forze dellโordine, con lโautorizzazione del procuratore capo di Bolzano Guido Rispoli che coordina le indagini sul disastro, hanno diffuso lโelenco ufficiale delle vittime. Michaela Kuenz Oberhofer (18 anni), Val Martello; Elisabeth Peer (22 anni) Silandro residente Malles; Julian Hartmann (25 anni) nato e residente a Merano; Francesco Rieger (67 anni) di Castelbello; Judith Tappeiner nata e residente Silandro (20 anni); Rosina Ofner (36 anni) nata a Silandro e residente a Tubre; Regina Tschoell nata e residente a Lasa (73 anni); Micaela Zosch (34 anni) nata a Malles e residente a Prato Stelvio; Franz Hohenegger (73 anni) nato a Malles e residente a Silandro.
Lโincidente ferroviario รจ avvenuto lunedรฌ mattina attorno alle 9. Il convoglio รจ deragliato tra gli abitanti di Laces e di Castelbello. La linea interessata รจ quella della val Venosta, che congiunge gli abitati della vallata con Merano. Il tratto ferroviario รจ gestito da una societร della Provincia autonoma di Bolzano.
I morti sono rimasti intrappolati nel vagone in mezzo alla terra e alla fanghiglia. Sul punto della disgrazia almeno uno dei vagoni del convoglio, investito dalla frana, si รจ infatti completamente riempito di terra. I soccorritori stanno lavorando con pale e picconi per entrare e recuperare chi รจ rimasto intrappolato.
Secondo quanto si รจ appreso dai soccorritori, a causare il deragliamento del treno รจ stato uno smottamento del terreno dovuto ad una frana di 400 metri cubi che ha spostato un tratto della sede ferroviaria. Eโ stata allertata la macchina della protezione civile i cui mezzi stanno convergendo sul posto, dove sta per essere allestita una sede operativa da campo della protezione civile.
Lโipotesi che la frana che ha causato lโincidente ferroviario sia dovuta alla rottura di un impianto di irrigazione โ come affermato anche dal direttore della linea ferroviaria, Helmuth Moroder โ trova conferme da un primo sopralluogo dei tecnici. Nel corso di questo sopralluogo, secondo quanto si รจ appreso, i tecnici avrebbero infatti riscontrato un difetto in un impianto di irrigazione a monte della frana. Rompendosi, lโimpianto avrebbe โinfradiciatoโ pesantemente il terreno sottostante, rendendolo instabile fino a farlo franare.
La scena della disgrazia nel Meranese รจ spaventosa. โFermi tutti, prima dobbiamo portare via i mortiโ, dice un funzionario di polizia di fronte ai vagoni finiti fuori dai binari dopo avere sbattuto contro una massa di terra e roccia staccatasi dalle pendici. Uno dei due vagoni รจ finito in bilico sul greto del fiume Adige.
I tecnici della ferrovia hanno poi recuperato la scatola nera presente a bordo del treno. Lโapparecchio appare visibilmente danneggiato ed รจ stato posto sotto sequestro dai carabinieri. Nel frattempo continuano ad essere estratte salme dai vagoni. I cadaveri sono composti allโinterno di sacche bianche. Per trasportarli i soccorritori usano delle barelle con una ruota, di quelle usate generalmente per i soccorsi sui sentieri di alta montagna.
Un vagone, quello in testa al convoglio appare completamente distrutto. Eโ ricoperto dal terriccio e tutti i vetri sono sventrati. La parte frontale รฉ andata addosso a due pini di alto fusto. Sono questi due alberi che hanno fatto in modo che il treno non precipitasse nel fiume. Per fare in modo che il treno non precipiti ulteriormente i pompieri lo hanno assicurato con un grande paranco. Per raggiungere il punto dellโimpatto i soccorritori debbono arrampicarsi lungo delle reti paramassi, salendo dal greto del torrente e raggiungendo i feriti dallโalto.
Appresa la notizia dellโincidente ferroviario in val Venosta, il presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder ha interrotto la seduta della Giunta per recarsi sul posto. Assieme allโassessore provinciale alla mobilitร Thomas Widmann, il presidente Durnwalder intende rendersi conto personalmente della situazione e delle operazioni di soccorso.
La disgrazia รจ avvenuta in un punto dove i binari attraversano una stretta gola. La linea รจ a binario unico. Coinvolto nellโincidente รจ il treno regionale R108 della societร di trasporti Sad gestita dalla Provincia autonoma. Il convoglio era partito da Malles alle 8.20 ed avrebbe dovuto giungere a Merano alle 9.43. La strada statale attigua alla linea ferroviaria รจ stata chiusa al traffico per consentire lโafflusso dei mezzi di soccorso.
La linea della val Venosta รจ una delle piรน moderne dellโAlto Adige. Realizzata su un tracciato preesistente, รจ stata inaugurata nel 2005. La linea parte da Malles, in cima alla vallata, nei pressi del confine con lโAustria e con la Svizzera e, con un tracciato affascinante ai piedi di monti alti 3 mila metri e lungo le pendici coltivate a frutteto, giunge sino a Merano.
Di prima mattina il servizio viene rafforzato, per far fronte alla maggior domanda di trasporto di lavoratori e studenti, mentre nei fine settimana i convogli circolano in gran parte in doppia trazione. In piรน ogni due ore cโรฉ un collegamento diretto con i treni espresso regionali, che nel tratto dalla Bassa val Venosta si fermano solo nelle localitร principali e permettono di spostarsi dallโAlta Val Venosta a Merano in tempi piรน rapidi.
Le reazioni. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, appresa la triste notizia del tragico deragliamento del treno in Val Venosta, in un messaggio al Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder, ha espresso la sua solidarietร e affettuosa vicinanza, chiedendo di rappresentare ai familiari delle vittime la sua commossa partecipazione al loro cordoglio ed ai feriti gli auguri di una pronta guarigione.
Poco prima della disgrazia ferroviaria un convoglio era passato dal punto del deragliamento senza che accadesse nulla. Lo ha detto il direttore della linea ferroviaria, Helmuth Moroder. โEโ stata una questione di pochi minuti. Poco dopo โ ha detto โ alle 9.03 รจ passato il treno diretto a valle che รจ andato a finire contro la frana. Con tutta probablitร โ ha detto ancora Moroder โ a far cadere la frana รจ stata la rottura di un tubo per lโirrigazione dei campi a monte della massicciataโ.
โLโintervento si รจ subito presentato molto difficile, visto che il primo dei tre vagoni si trovava in bilico tra i binari e il fiume Adige, in una zona molto angusta, e che il secondo era invaso dal fango e dai detriti. A bordo del treno, al momento dellโincidente, cโerano 39 persone, e il bilancio รจ drammaticoโ, ha sottolineato il governatore Luis Durnwalder. โUn incidente del genere โ ha detto ancora โ non era assolutamente prevedibile, prova ne sia che due minuti prima del treno travolto dalla frana, un altro convoglio era passato in direzione opposta senza ravvisare alcun tipo di problemaโ. Durnwalder ha confermato la prima ipotesi sulla ricostruzione dellโincidente, con la frana staccatasi dal pendio sovrastante i binari provocata dalla rottura di una tubazione dellโacqua utilizzata per lโirrigazione dei campi. โLa macchina della Protezione civile altoatesina โ ha aggiunto il Presidente โ ha dato una grande dimostrazione di efficienza, intervenendo immediatamente sul posto e organizzando al meglio tutti i soccorsi grazie alla presenza di Vigili del fuoco, Croce Bianca, 118, Soccorso alpino, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanzaโ.
Lโassessore altoatesino alla mobilitร Thomas Widmann ha sottolineato che lโanno scorso era stata monitorata proprio la scarpata da cui questa mattina si รจ staccata la frana abbattutasi sul convoglio ferroviario in val Venosta. Il comandante dei vigili del fuoco di Castelbello, Lorenz Tappeiner, poi, ha ricordato che nel 2006 era stata effettuata unโesercitazione di Protezione civile nella zona dove รจ avvenuto il disastro.