Nuova eruzione sull’Etna giovedì 1 aprile 2021. Una fontana di lava ed emissione di cenere dal “solito” cratere sud-est. Solito perché è il 17esimo evento dal 16 febbraio a oggi. 17 eruzioni negli ultimi 40 giorni.
La nube eruttiva, stimano gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo (Ingv-Oe) di Catania, ha raggiunto un’altezza di circa 7.000 metri sul livello del mare. Disperdendosi poi in direzione sud-sud-ovest.
L’attuale fase eruttiva del vulcano attivo più alto d’Europa al momento non impatta sull’attività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini che è operativo.
Etna: nuova eruzione 1 aprile
In particolare, è presente un trabocco lavico dall’ orlo orientale del cratere di sud-est che si espande nella parte alta della Valle del Bove. Da una “bocca” attiva alla base meridionale dello stesso cratere c’è una debole attività esplosiva e l’emissione di una colata che avanza in direzione sud-sud-est, riversandosi nel settore occidentale della Valle del Bove. E’ presente anche attività eruttiva negli altri crateri sommitali.
Etna, eruzione 1 aprile: i dettagli “tecnici”
Il tremore vulcanico resta su livelli molto alti. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato in corrispondenza del cratere di sud-est a una quota compresa tra 2.500 e 2.800 metri sul livello del mare. L’attività infrasonica è a livelli molto alti, caratterizzati da eventi e tremore infrasonico localizzati al cratere di sud-est.
Una modesta variazione pari a circa 0.4 microradianti è visibile nelle serie temporali delle componenti X e Y del tilt della stazione di Cratere del Piano, mentre nessuna variazione significativa è presente nei dati della rete Gnss.