HARRAIYA (INDIA) – Nessuno si era mai occupato delle sue richieste che riguardano un piccolo appezzamento di terreno pubblico e così un incantatore di serpenti indiano non ha trovato di meglio che presentarsi in un ufficio erariale di Harraiya, nello Stato settentrionale dell’Uttar Pradesh, dove in segno di protesta ha liberato diverse decine di rettili, molti dei quali velenosi, compresi alcuni cobra.
Ovviamente, in un attimo è scoppiato il panico e gli impiegati sono scappati da tutte le parti mentre i serpenti si arrampicavano su sedie e scrivanie. I più coraggiosi, nell’intento di imprigionare i serpenti, hanno cercato di gettare loro sopra ari oggetti irritandoli ancora di più.
L’incantatore, tale Hakkul, ha poi spiegato di aver depositato a suo tempo una richiesta per avere in concessione gratuita, come le leggi locali prevedono a favore dei cittadini più poveri, un lotto sul quale costruire un serpentario per tenervi i suoi “compagni” di lavoro: gliel’avevano promesso le autorità competenti, ha precisato, “ma siccome mi sono rifiutato di pagare bustarelle, nessuno mi ha dato retta”.
Gli ha ribattuto il responsabile dell’ufficio, Subhash Mani Tripathi: “Non esistono norme per tale tipo di attività professionale. Invece di aspettare una risposta scritta, che gli avremmo senz’altro dato, Hakkul ha scatenato il panico con i suoi serpenti”.
Hakkul ha replicato: “Erano due anni che aspettavo. Sono un ambientalista convinto, e ho chiesto aiuto al governo. Dopo aver pazientato così a lungo, non mi restava che portare i miei serpenti all’ufficio e lasciarceli”.
Malgrado tutto, i rettili non hanno morso nessuno: almeno per ora in quanto, dopo averne recuperati una trentina, la polizia sta ancora dando la caccia agli altri.
Le autorità hanno chiamato altri incantatori di serpenti con l’intento di richiamare tutti i rettili che giravano per gli uffici.
