Le statue Moai dell’Isola di Pasqua (Rapa Nui) sono state danneggiate da un incendio, alcune in modo irreparabile. Un numero imprecisato delle enigmatiche statue scolpite nella pietra è stato avvolto dalle fiamme, riporta la Bbc che cita il sottosegretario ai Beni culturali del Cile, Carolina Perez Dattari.
L’Isola di Pasqua conta quasi 1.000 megaliti, i cosiddetti moai, che hanno teste gigantesche e in genere sono alti circa 4 metri. Statue, queste, scolpite da una tribù polinesiana più di 500 anni fa.
Isola di Pasqua, l’incendio scoppiato lunedì
L’incendio, scoppiato lunedì, ha interessato “quasi 60 ettari”, ha twittato Perez Dattari. L’incendio sarebbe stato appiccato deliberatamente e si è sviluppato intorno al vulcano Rano Raraku. L’Isola di Pasqua si trova a 3.500 km dalla costa del Cile e la sua economia si basa sul turismo, che ha riaperto i battenti appena tre mesi fa dopo la lunga chiusura a causa della pandemia di coronavirus. Il sito è stato nuovamente chiuso, mentre un team di esperti sta valutando l’entità dei danni.
I moai carbonizzati nell’incendio
“I danni causati dall’incendio sono irreversibili”, ha detto il sindaco dell’isola, Pedro Edmunds. Da parte sua, il direttore della comunità Ma’u Henua, Ariki Tepano, responsabile del parco nazionale, ha definito l’incendio “irreparabile e con conseguenze che vanno al di là di ciò che gli occhi possono vedere”.
I moai, ha scritto Tepano sulle pagine web ufficiali del parco, “sono completamente carbonizzati”.