
Minneapolis, camion cerca di investire folla in marcia: l’autista, pro Trump, picchiato
ROMA – Ieri sera, domenica 31 maggio, sull’autostrada in uscita da Minneapolis c’era una grande marcia in segno di protesta per l’uccisione di George Floyd.
A un certo punto, in diretta televisiva, le telecamere inquadrano un camion che punta il corteo a velocità sostenuta per poi rallentare e fermarsi.
In quel momento una decina di persone saltano sull’autocisterna e lo bloccano. Uno si arrampica sul cofano e distrugge a calci il parabrezza. Altri riescono ad aprire le portiere.
L’autista, Bogdan Vechirko, 35 anni immigrato ucraino, viene pestato, all’inizio nell’abitacolo, poi l’uomo viene trascinato fuori.
Un gruppo di attivisti riesce a placare la violenza e riesce a consegnare il camionista, sanguinante e a petto nudo, alle forze speciali di polizia.
Bogdan Vechirko è stato arrestato con l’accusa di assalto, ma non di tentata strage.
Dalle prime informazioni si sa solo che l’uomo risiede a Otsego, una cittadina non lontana da Minneapolis.
E’ un ex militare e lavora per una società di trasporti e ha diversi precedenti penali.
Ma ciò che farà discutere, riporta il Corriere della Sera, è il suo orientamento politico.
Nel 2019 ha fatto una donazione di 100 dollari al Comitato “Maga”, Make America Great Again di Donald Trump.
E nel 2018 aveva versato 115 e poi 100 dollari al Comitato nazionale del partito repubblicano. (fonte CORRIERE DELLA SERA, Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)
