C’e’ anche una villa ispirata a quella del film “Scarface”, interpretato da Al Pacino, tra gli immobili sequestrati dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria alla cosca Alvaro di Sinopoli; era in fase ultimazione e vi sarebbero andati a vivere i diretti discendenti del boss.
Un’idea affascinante per gli ‘ndranghetisti così come lo era stato per la camorra, una villa simile era stata infatti sequestrata a Caserta al fratello di Francesco Schiavone “Sandokan”. I finanzieri si erano accorti degli immobili, non accatastati, scorgendoli tra gli uliveti che avevano già sequestrato alla stessa cosca nel mese di maggio con l’operazione Matrioska.
Domenico Alvaro risulta essere percettore di redditi di natura agraria e assistenziale di modesta entità: da queste incongruenze i finanzieri di Reggio Calabria hanno avviato le indagini nei confronti del patrimonio della cosca di Sinopoli ed hanno scoperto che in realtà l’uomo era in possesso di diversi terreni e ville lussuose.
Nell’operazione “Matrioska 2” sono stati sequestrati un’abitazione di tipo signorile costituita da un piano terra (esteso oltre 100 mq), con terrazzo, edificata su un terreno intestato a Domenico Alvaro e alla consorte convivente, risultata nella disponibilità del figlio Antonio; una villa in corso di costruzione su 3 piani, ciascuno di oltre 200 mq; due ville su 3 piani, ciascuno di oltre 150 mq, con giardino, edificata su terreni già sequestrati a maggio riconducibili a Carmine e Giuseppe Alvaro, una delle quali risultata nella disponibilità della sorella Giuseppa.