NEW YORK – Una pistola che scheda il bersaglio attraverso il Dna. La pistola del futuro, un tecnologico miscuglio di balistica e genetica, non è come ce la si aspetterebbe. Assomiglia piuttosto ad un giocattolo e qualche genitore potrebbe per errore comprarla ai propri figli. Colorata interamente di arancione, spara dei proiettili di gomma verde che non solo non sono letali ma non sono nemmeno offensivi.
Il segreto di questa nuova arma non risiede difatti nella sua efficacia di offesa ma nella sua capacità di schedatura. Quest’arma lascia un marchio invisibile ma estremamente durevole sul presunto colpevole. Questo marchio segreto, che non si attacca semplicemente ai vestiti ma li attraversa fino alla pelle, potrà un giorno essere usato come prova davanti ad un tribunale,
Come funziona quest’enigmatica macchina? Semplice, grazie al Dna. Invece di proiettili reali, la pistola spara soffici palline verdi contenenti un materiale trasparente che raggiungono bersagli fino ad una distanza di quaranta metri. Ogni pallina, del peso minore di un grammo, contiene un codice genetico composto sinteticamente e che è unico al mondo.
Se un malfattore è colpito dal proiettile, il liquido contenente il Dna si diffonde sui suoi i vestiti e attraverso questi. Sulla nuda pelle viene così depositata una traccia indelebile che servirà più tardi come prova per incolpare o discolpare la persona incriminata. Inoltre, per renderne più efficace lo scopo, l’arma è stata fornita di una luce laser e di un apparecchio radio e video.
La pistola, progettata durante 12 mesi da una compagnia inglese, è stata presentata al pubblico a metà gennaio. Subito, corpi di polizia di diversi paesi si sono mostrati interessati a questa arma non canonica di nuova generazione. Le potenzialità della pistola-dna sono, infatti, molteplici. Durante le sommosse, questa può servire ad identificare i facinorosi nonché come deterrente – ammesso che i rivoltosi ne conoscano la potenzialità. La pistola invisibile dagli effetti invisibili permette inoltre di inchiodare quei criminali che riescono a sfuggire negli inseguimenti ma che sono stati colpiti dai suoi proiettili.
L’efficacia del Dna, invisibile ed incontrovertibile, è già un formidabile deterrente nella lotta alla criminalità. Il metodo del codice genetico elaborato sinteticamente è stato già adoperato dalla compagnia SelectaMark per «marchiare» oggetti di proprietà. In questo modo, i criminali possono pur riuscire a non lasciare tracce sul luogo del delitto, è il luogo del delitto che lascia tracce su di loro.
