TYUMEN (RUSSIA) – Era stato prodotto dal consorzio francese Atr l’aereo che si è schiantato nella notte di lunedì 2 aprile, intorno alle 3 ora italiana, nelle lande della Siberia. Un Atr 72, con 43 persone a bordo, quattro membri dell’equipaggio e 39 passeggeri. Si è frantumato a terra dopo due minuti dal decollo. Delle 43 persone a bordo sono sopravvissute in undici, tutte ricoverate in terapia intensiva in condizioni disperate.
Il piccolo aereo di linea regionale era in volo da Tyumen a Surgut: settecento chilometri di distanza nella Siberia occidentale. Due località note praticamente solo per la ricchezza di petrolio della zona in cui si trovano.
Così la Siberia torna ad essere terra di morte per chi vi vola sopra. Era sempre aprile, il 10, di due anni fa, quando il Tupolev Tu-154M su cui viaggiavano il presidente polacco Lech Kacinsky, la moglie e altri politici polacchi si schiantò al suolo durante l’atterraggio. Morirono tutti, gli 89 passeggeri e i 7 membri dell’equipaggio.
Solo due mesi fa, un altro incidente aereo in Russia ha provocato la morte di 44 persone. Questa volta non politici, ma neppure comuni cittadini. Era la squadra di hockey Lokomotiv Yaroslav.
(Foto Ap/LaPresse)


