Violenti scontri, la scorsa notte, in una logistica di via Orecchia a Tavazzano con Villavesco in provincia di Lodi. Gli scontri durante un presidio organizzato da lavoratori licenziati da un’altra ditta di logistica di Piacenza.
Scontri e rissa a Tavazzano (Lodi). Cobas: “Lavoratori picchiati da guardie private “
“Si tratta di persone – spiegano fonti sindacali – che lavoravano alla FedEx Tnt. Arrivati a Tavazzano hanno trovato persone, che si ritiene possano anche essere guardie private, che li hanno assaliti anche con bastoni e taser”. Alla fine degli scontri, nove persone sono state soccorse dai sanitari del 118, e per una di loro è stato ritenuto necessario il ricovero al policlinico di Pavia per un trauma facciale grave.
Lavoratore a terra con il sangue in faccia: trauma facciale
Un uomo riverso a terra, con il sangue che gli esce dal naso riverso sul cemento. E’ l’immagine postata dal sindacato Si Cobas nazionale per illustrare quanto successo a Tavazzano. Qui, “il presidio dei lavoratori Fedex di Piacenza – scrive l’organizzazione sindacale – è stato aggredito a colpi di bastoni, frammenti di bancali, sassi e bottiglie da una cinquantina di bodyguard assoldati dai padroni”.
Secondo la ricostruzione dei sindacati, il presidio dei circa 40 lavoratori di Si Cobas sarebbe stato attaccato da una “squadraccia” “mimetizzatasi tra i lavoratori e col sostegno di qualche crumiro”.
“Il risultato – denunciano su Facebook – è un lavoratore di Piacenza con la testa fracassata, e attualmente ricoverato in fin di vita!!!. Lo abbiamo promesso tre mesi fa e stiamo mantenendo l’impegno. Fedex e Zampieri non avranno tregua finché non sarà restituito il posto di lavoro ai facchini di Piacenza!“.
“Per questo il 18 giugno invitiamo tutti i lavoratori ad aderire allo sciopero nazionale del Trasporto merci e Logistica. Invitiamo tutti i proletari, i solidali e i movimenti che intendono opporsi alla brutalità di padroni e mazzieri a manifestare sabato 19 giugno a Roma”.
Conclude la nota: “Il Si Cobas si stringe al fianco del lavoratore colpito, augurandosi che tutto vada per il meglio, e chiama tutti i propri aderenti alla mobilitazione per far si che questa infame aggressione non resti impunita”.
48enne colpito alla testa da un bancale, ora è stato dimesso
“Colpito alla testa da un pezzo di bancale, restando a terra esanime e in una pozza di sangue”. Così i Si Cobas hanno raccontato il ferimento del lavoratore 48enne portato al Policlinico San Matteo di Pavia. Fortunatamente il lavoratore, nella mattinata di oggi è stato dimesso dal Policlinico San Matteo di Pavia.
Procura Lodi apre inchiesta
La Procura della Repubblica di Lodi ha intanto aperto un’inchiesta. I Carabinieri stanno sentendo le persone che erano presenti sul posto durante i tafferugli.
Dai primi accertamenti degli inquirenti che hanno sentiti i testimoni e proseguiranno con le indagini, gli scontri sarebbero stati dovuti al fatto che i dipendenti dell’azienda Lodigiana volevano uscire dai cancelli liberamente. Sarà quindi la Procura di Lodi, con l’indagine aperta, a far luce su quanto accaduto.
Appare chiaro che su quanto accaduto c’è una doppia versione dei fatti: “Ritengo ci siano state guardie private travestite da lavoratori che hanno assaltato i lavori che, tranquilli, stavano manifestando” ha detto dal sindacato Si Cobas, Fulvio di Giorgio.
Cobas anche contro Polizia: “In assetto antisommossa non ha mosso un dito”
La Polizia presente sul luogo non sarebbe intervenuta. A dirlo è sempre il sindacato Si Cobas: “Sul posto [gli agenti erano] in assetto antisommossa non hanno mosso un dito”.
Secondo la Questura le responsabilità di quanto accaduto sarebbe divisa tra i due gruppi. A darsele sarebbero stati tutti e due i gruppi senza esclusione di colpi. Nessun commento però sul mancato intervento.
Il video della rissa
Su Facebook i Si Cobas hanno pubblicato un video con le immagini di uomini con i giubbetti catarifrangenti e bastoni fatti con il legno dei bancali che escono dai cancelli per far indietreggiare il presidio dei lavoratori licenziati dalla Fed Ex. Inizia un lancio di oggetti mentre suonano le sirene delle auto della polizia che è presente sul posto.