RIO DE JANEIRO – Si chiamano “Gladiatores de Altar”, i gladiatori dell’altare. Sono cristiani e sono una specie di esercito. Militanti della “Chiesa Universale del Regno di Dio” si comportano, anche nelle chiese, come soldati. E dal Brasile, da dove è iniziato il reclutamento, puntano a espandersi nel resto del Sudamerica.
Qualcuno, in Italia, ha azzardato un paragone con il movimento delle “Sentinelle in Piedi”, ma il caso dei gladiatori è decisamente diverso. Le sentinelle sono un movimento che fa del silenzio la sua protesta. I gladiatori, invece, puntano su comportamenti e linguaggio militare. E in Brasile non manca chi esprime preoccupazione in modo forte come per esempio, come le associazioni gay che accusano: “Ricordano le SS e vogliono sterminare gli omosessuali e gli atei.
Secondo il deputato Jean Wyllys, invece, i gladiatores “sono dei fondamentalisti, e il fatto che siano cristiani non li autorizza a minacciare violenze in questo modo. Di questo passo finiranno per lanciare i gay dalle torri, come fa l’Isis”.
Dal canto loro i gladiatori si diventono. Dicono di essere come i boy scout. Quanto a gergo e comportamenti militari, sottolineano, sono “utilizzati in maniera del tutto pacifica”.