TUNISI – L’attentato al museo Bardo di Tunisi è stato compiuto da un gruppo jihadista ed ha provocato 22 vittime. Ora, a poche ore dall’attacco, spunta un video che potrebbe aver annunciato l’attacco. Il video si rivolge “ai giovani del movimento al-Tawhid”: a parlare è Wannes Fékih, il leader del gruppo terrorista Ansar al-Sharia arrestato e poi liberato nel 2013 per episodi di violenza.
L’uomo di cui si sente solo la voce, esorta i giovani a continuare a “difendere la propria religione” con la jihad contro quelli che chiama “Taghut” , ossia gli “idoli” delle altri religioni, e sottolinea che “i giorni a venire saranno pieni di avvenimenti” facendo così pensare, coem riporta il sito BusinessNews che pubblica anche il video, ad attentati già pianificati.
Il messaggio è stato pubblicato 24 ore prima degli attentati e si conclude con una preghiera ai “fratelli prigionieri in Tunisia”. Nel messaggio viene inoltre criticata la “politica dispotica” e “l’ingiustizia” che “umiliano un popolo musulmano che non si è ancora rifatta dalle ferite dopo essersi levato contro il regime criminale (di Ben Ali, ndr), che opprimono i musulmani, impedendo loro di vivere secondo i precetti della sharia e che alimentano la corruzione, il costo della vita e la marginalizzazione”.
Ansar al Sharia non è lo stesso movimento integralista che si trova in Libia ed è una delle componenti dell’islam integralista armato tunisino. Il gruppo, negli ultimi due anni è cresciuto grazie all’entrata al suo interno di giovani di credo salafita e takfirista, la corrente più estrema ed aggressiva della jihad islamica.