
YOUTUBE Lite per la spazzatura, uomo brucia la casa di 6 romeni e rischia di ucciderli

REGGIO CALABRIA – Prima avrebbe minacciato di bruciare vivi una donna rumena e le persone che vivevano nella sua casa, fra cui due bambini piccoli, poi avrebbe cosparso di benzina e dato fuoco all’androne dell’abitazione per vendicarsi dell’abbandono di alcuni sacchetti di spazzatura lasciati all’ingresso di un podere di sua proprietà .
Tutte le notizie di Blitzquotidiano in questa App per Android. Scaricatela.
Ad essere accusato per tentato omicidio è Antonino Labate, 68 anni, indicato dagli inquirenti come elemento di spicco dell’omonima cosca di ‘ndrangheta operante nella zona sud della città di Reggio Calabria, arrestato martedì mattina dalla Polizia.
“Nerone” è il nome che gli uomini della Squadra mobile hanno dato all’operazione. Sotto le direttive della Dda, i poliziotti hanno ricostruito le dinamiche dell’incendio che il 27 febbraio scorso ha messo a repentaglio la vita dei sei rumeni, donne, bambini e un uomo. Gli occupanti della casa stavano festeggiando un compleanno, quando improvvisamente si sono accorti delle fiamme che divampavano all’interno, facendo in tempo a mettersi in salvo scavalcando una finestra posteriore che dava su un cortiletto circondato da alti muri di cinta. I Vigili del Fuoco e le Volanti erano accorsi sul luogo per domare l’incendio appena era scattato l’allarme al servizio 113 della Questura.
Decisivo per far luce sull’episodio si è rivelato l’esame dei filmati dei sistemi di video sorveglianza, visionati dagli investigatori della Polizia di Stato.
