
ROMA – Il boss di Mafia capitale è uno spaccone, violento, arrogante, di estrazione fascista. A scriverlo l’Espresso che pubblica per primo un’intercettazione fra Massimo Carminati e l’operatore di un call center. Per farsi allacciare il telefono a casa, l’ex Nar usa un metodo intimidatorio tipicamente mafioso: parlando con l’operatore lo minaccia dicendo “non sai con chi stai parlando. Segnati il mio nome e cercalo su internet”. E poi la minaccia più pesante: “Se non mi allacciate il telefono entro domani, io vengo a cercare te”.
Carminati dimostra di essere lontano anni luce dalla riservatezza tipica della mafia tradizionale. Il boss è infatti diretto e non ha alcun problema a dire il suo nome al telefono.