
LONDRA –Â Mistero Stonehenge: scoperta la prima casa eco sostenibile della storia. Secondo quanto riportato dal DailyMail, un gruppo di archeologi britannici ha riportato alla luce una “casa verde” mesolitica a Brick Mead, nei pressi del famoso monumento megalitico, che si trova vicino ad Amesbury, nello Wiltshire, (Inghilterra).
La capanna, costruita tra il 4336 e il 4246 a.c, ha colpito gli studiosi per il modo in cui è stata ideata, sfruttando semplicemente la cavità lasciata da un albero caduto a terra e le sue radici, riadattate a parete. Bastò poi piantare un ramo al lato opposto, nel buco lasciato dal tronco, appendendoci sopra una pelle di daino collegata alla parte più alta delle radici, per ottenere anche una specie di tetto.
L’archeologo David Jacques, direttore dello scavo, ha spiegato:
“Noi riteniamo che questa fosse una eco casa familiare. Devono aver usato le radici dell’albero come una parete e le pelli di animali come tenda. Abbiamo trovato resti di un focolare vicino all’ingresso e dentro delle pietre su cui c’erano segni che mostravano come fossero state a contatto col fuoco. Le persone che ci hanno abitato erano i primi Britannici dopo l’era glaciale. Questo è un sito chiave per la Gran Bretagna, dove tutto è cominciato”.
L’ipotesi più affascinante è che in una di queste eco case abbiano abitato anche gli antenati dei costruttori di Stonehenge, eretta secondo Jacques intorno al 3800 ac. D’altra parte Brick Mead si trova a soli 2,4 km dal sito neolotico e poteva essere un ottimo campo base. Questo è uno dei motivi per cui il sito affascina gli studiosi, che lo considerano fondamentale per arrivare a fare chiarezza anche sulla stessa costruzione del complesso neolitico e sul perché i loro discendenti eressero i monoliti in semicerchio. Di seguito un video in cui è visibile la fossa della capanna.Â
