MONACO – Pep Guardiola ricorda Gino Corioni alla vigilia di Bayern Monaco-Juventus, ritorno degli ottavi di finale di Champions League: l’ex presidente del Brescia aveva acquistato e rilanciato il centrocampista catalano quando era finito ai margini del Barcellona e del calcio che conta:
“Mi ha dato l’opportunità di farmi conoscere la realtà italiana, quando nessuno mi voleva – dice Guardiola, trattenendo la commozione -. So che ha sofferto e ha lottato fino alla fine. E’ stato un piacere conoscere lui e la sua famiglia e abbraccio forte la moglie e i figli”.
Ma Guardiola ha parlato anche della partita, rivelando una sua paura: un gol della Juventus e poi tutti dietro a difendere il risultato. “Se serve – riflette il tecnico del Bayern – i bianconeri sono capaci di difendere in 10 nella loro area, con la stessa mentalità di una piccola squadra. Non mi piace, ma è una dote che ammiro, segno di grandissimo talento. Ma di certo la Juve ha tante altre qualità: Conte ha portato più possesso palla nel gioco ed Allegri è andato avanti sulla stessa strada. Comunque, alle squadre italiane basta poco poco e sono capaci di colpirti”.
Da Torino arriva la notizia che Dybala, Marchisio e Chiellini non ci saranno, per Guardiola “non cambia molto. Chiellini non c’era a Torino, Marchisio ha giocato solo un tempo. Rimane la Juve, rimane la Juve – ripete: quel che conta è il suo spirito. Non guarderemo al risultato e d’altronde non si guarda mai se non nei primi 10-15′”. “Dovremo cercare di attaccare e di difendere molto bene, sfruttando tutta la nostra forza e cercando di individuare la debolezza della Juventus, se riusciremo a trovarla. Perché – continua Guardiola – una squadra che per 10 partite nel suo campionato non subisce un solo gol, di difetti ne ha proprio pochi”.
In caso di eliminazione, per Guardiola, in partenza per il Manchester City, sarà l’ultima di Champions con il Bayern: “A Monaco – risponde con diplomazia – sono stato e sto benissimo. Terrò una casa qui e ci tornerò, per incontrare i tanti amici. Quanto all’esito della partita, se perdiamo sarà dura per quel giorno, se vinciamo il giorno dopo penseremo al prossimo impegno in Bundesliga”. Nel Bayern, che oggi ha tagliato un pezzo di allenamento per la fitta nevicata caduta su Monaco, qualche dubbio sulla presenza di Robben, autore del gol del 2-0 all’andata. “E’ vero che ci basta lo 0-0 o l’1-1 per passare il turno – osserva Ribery – ma a noi piace attaccare, fare tanti gol: questo è il nostro gioco e non cambiamo”. E accontentarsi del pareggio “sarebbe molto pericoloso con la Juventus – aggiunge Lewandowski – loro sono capaci di sfruttare l’unica occasione che capita”.