SYDNEY – Riprendono fulmine, vengono quasi colpiti da scarica. Accade a Oyster Bay a Sydney in Australia: qui, il cielo è grigio dato che sta per iniziare un temporale. Due amici decidono di riprendere con una telecamera la tempesta, quando improvvisamente vengono sfiorati da un fulmine che scarica tutta la sua potenza vicinissimo a loro. Per fortuna i due rimasti illesi. Solo tanto spavento testimoniato da un video postato su YouTube che si appresta a diventare virale. Uno dei due ripete infatti ad alta voce “oh my God” (“oh mio Dio” n.d.r) .
In meteorologia il fulmine è un fenomeno atmosferico legato all’elettricità atmosferica che consiste in una scarica elettrica di grandi dimensioni che si instaura fra due corpi con elevata differenza di potenziale elettrico. I fulmini più facilmente osservabili sono quelli fra nuvola e suolo, ma sono comuni anche scariche fra due nuvole o all’interno di una stessa nuvola. La scarica del fulmine sarebbe generata dalle particelle negative delle nuvole che vengono attratte dalle particelle positive presenti nel suolo. Sono state studiate varie cause che includono le perturbazioni atmosferiche (vento, umidità, attrito e pressione atmosferica), ma anche l’impatto di particelle provenienti dal vento solare e l’accumulo di particelle solari.
La scarica di un fulmine è un fenomeno elettrostatico e avviene di solito nel modo seguente: dalla nuvola ha inizio un canale ionizzato (detto canale di prescarica) che avanza nell’aria verso il basso, muovendosi a tratti con avanzamenti rapidi dell’ordine dei 50 metri e pause nell’ordine di 50 microsecondi, in modo che la velocità media risultante dell’avanzamento sia di circa 1metro/microsecondo. Quando il canale ionizzato, che appare debolmente luminoso e presenta irregolarità di percorso e ramificazioni, raggiunge il punto di contatto con il suolo (o su una linea elettrica ad esempio) fluisce verso terra una elevata corrente dovuta alla scarica quasi completa del canale ionizzato (scarica di ritorno), la quale inizia dal suolo e si propaga verso la nube con una velocità di circa 0.1 – 0.3 volte quella della luce rendendo via via notevolmente luminoso il condotto di fulmine e le sue ramificazioni.
e condizioni ideali per lo sviluppo di fulmini sono i cumulonembi tipici dei fenomeni temporaleschi, ma sono stati osservati fulmini anche durante tempeste di sabbia, bufere di neve e nelle nuvole di cenere vulcanica. Anche le particelle di ghiaccio all’interno della nuvola sono ritenute essere un elemento fondamentale nello sviluppo dei fulmini, in quanto possono provocare la separazione forzata delle particelle con cariche positive e negative, contribuendo così all’innesco della scarica elettrica.
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