È tempo di derby. Messe alle spalle le fatiche di pre-campionato, Milan ed Inter sono attese al primo match caldo della stagione.
Diversi gli umori.
Mancano poche ore, al derby Milan-Inter.
Josè Mourinho, a sorpresa, ha più pressione rispetto l’esordiente Leonardo. L’Inter è già ad un bivio; una sconfitta significherebbe crisi.
Prima dell’inizio del campionato i pronostici erano chiaramente a favore dei campioni d’Italia, oggi la situazione si è letteralmente capovolta.
Vedendo la campagna acquisti e l’andamento nel pre-campionato i nerazzurri sembravano essere di un’altra categoria rispetto lo scricchiolante, in difesa e non solo, Milan di Leonardo.
Mentre l’Inter ben figurava il Milan collezionava umiliazioni. La tournèe americana è l’emblema: i rossoneri perdono sempre, compreso il derby, e destano una pessima impressione negli addetti ai lavori. Milito, implacabile, bussa due volte e ridicolizza Onyewu e Thiago Silva.
Altro derby, amichevole, altro successo dell’Inter. Nel Trofeo Tim, partita di 45 minuti, vincono i nerazzurri grazie ad un colpo di testa di Balotelli. La prima di campionato ha sovvertito gli umori ed i pronostici in maniera netta.
Dopo la clamorosa sconfitta in Supercoppa Italiana, 1-2 contro la Lazio di Ballardini, l’Inter ha deluso, e steccato, nella prima uscita ufficiale davanti al suo pubblico.
Convince, molto poco, la campagna acquisti dei nerazzurri.
Con la partenza di Ibrahimovic vengono a galla tutte le magagne di un “non gioco”. Molte partite della precedente stagione sono state risolte con il modulo tattico “palla ad Ibra che risolve la partita”.
Lo svedese è stato sostituito egregiamente da due centravanti del calibro di Eto’o e Milito ma, questi due calciatori, necessitano di una squadra che produce gioco ed assist per le loro finalizzazioni. Fino ad adesso questo non è avvenuto.
Preoccupa la difesa: un anno fa aveva subito solamente 4 reti, mentre in questo avvio di stagione, a parità di gare, ne ha subiti il doppio.
È quantomeno incredibile che al 26 agosto, dopo acquisti di tutto rispetto, Mourinho consideri la rosa della sua squadra incompleta: serve un trequartista. Sneijder arriva, Julio Baptista forse.
Nel frattempo i “nemici” si schierano: La Juventus, per voce di Cobolli Gigli e Cannavaro, ha espresso il suo tifo per il Milan. Kakà, da Madrid, si è detto tifoso della sua ex squadra.
Galliani, infine, dopo aver apostrofato Mourinho come un “furbacchione” ha affermato che i favoriti restano, pur sempre, i campioni d’Italia.
È già derby.