Antonio Cassano si è confessato in una lunga intervista la cui prima parte è stata pubblicata dalla Gazzetta dello Sport. «Mi stavo buttando via, ma l’ho capito in tempo», spiega il talento barese.
Pur trovandosi bene a Genova con la Sampdoria, Cassano parla del passato a quando giocava a Roma e a Madrid con Fabio Capello: «Gliene ho fatte davvero tante e ho chiesto scusa poche volte, ma con lui devo farlo. Ero insopportabile. Mi ha sopportato quattro anni alla Roma e uno al Real. Se avessi ascoltato anche solo il 30 % dei suoi consigli…».
Cassano parla anche della Nazionale di Marcello Lippi: «Prima del ritiro estivo di quest’anno ho fatto una scommessa con me stesso. Vorrei fare parte della Nazionale di Lippi. Nel 2006 non ero ancora pronto, ora invece sono consapevole di quello che posso dare, in campo e fuori».
Sul Real, Cassano spiega il suo rammarico: «Mi aveva chiamato la squadra più forte del mondo, come facevo a dire di no. Certo, con il senno di poi è stato un errore. In quel periodo ho fatto tante di quelle cavolate che, tornando indietro, pagherei per non ripeterle».
Oltre al Real, il talento barese rimpiange di non avere scelto la Juventus nove anni fa, finendo invece nella Capitale a giocare per la Roma: «Alla Juve avrei fatto molto di più. Avrei trovato persone in grado di mettermi in riga, mentre a Roma mi assecondavano in tutto. Avrei vinto anche qualche scudetto in più. Nella capitale tutto è estremizzato».
La seconda parte dell’intervista verrà pubblicata dal quotidiano sportivo domani, sabato 26 settembre.