ROMA – La Danimarca affronta un ostacolo nel suo percorso per rendere Copenahen la prima città ad emissioni zero al mondo entro il 2025.
Dopo che nel 2009 i leader dell’Unione europea hanno adottato una risoluzione per ridurre nel 2050 le emissioni di gas serra dell’80-95% rispetto ai livelli registrati nel 1990, Copenaghen aveva approvato un piano climatico composto da 50 specifiche iniziative per ridurre le emissioni di anidride carbonica del 20% entro il 2015 rispetto ai livelli del 2005 con l’obiettivo di diventare una città a emissioni zero dieci anni dopo grazie al passaggio alle energie rinnovabili.
Per raggiungere l’obiettivo, scrive il Corriere della Sera, la capitale danese si era rivolta all’eolico: nel Porto nord sono stati piantati i primi sette piloni per le turbine, alti 150 metri, per fornire elettricità a oltre 40 mila persone. Secondo il piano sarebbero dovute essere attivate 14 turbine entro il 2013, per arrivare a 130 nel 2025.
I piloni però non sono piaciuti ai facoltosi clienti del quartiere Gentofte e al vicesindaco. Anche il ministro dei Trasporti ha ostacolato la costruzione, dando il via libera all’ampliamento del terminal container del Porto nord, che in pratica blocca l’impianto di altre quattro turbine.
Nonostante l’opposizione del sindaco Bo Asmus Kjeldgaard, la strada verso Copenaghen a emissioni zero sembra più che mai lunga.
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