Le domeniche a piedi sono ormai solo un ricordo nella maggior parte delle città italiane. I sindaci hanno smesso di indire stop alle auto, nonostante i livelli di inquinamento siano tutt’altro che migliorati. Lo ha scritto Andrea Scaglia su Libero, dicendo che una decisione del genere, a ridosso delle elezioni comunali, danneggerebbe l’immagine dei candidati agli occhi degli elettori.
Il 28 febbraio del 2010, ricorda Scaglia, “ben 170 Comuni italiani decretarono lo stop al traffico, per abbattere i preoccupanti livelli d’inquinamento. Un’iniziativa fortemente voluta dai sindaci di Milano e Torino”.
Nello scorso novembre, segnala Scaglia, “la Commissione Europea ha rimproverato l’Italia per i livelli di inquinamento ancora troppo elevati rispetto agli standard stabiliti dalla Commissione stessa”. Infatti, nel 2010 Milano ha sforato rispetto ai limiti di legge dello smog per 87 giorni, più del doppio dei 35 consentiti da Bruxelles. E Torino ha raggiunto, facendo la media delle varie centraline, addirittura i 102 giorni.
E nel 2011, sottolinea Scaglia, la situazioen non sembra migliorare: “a Milano la soglia d’allarme di pm10 è stata oltrepassata 17 volte in 19 giorni. A Torino, il primo dell’ano, sono stati raggiunti 120 microgrammi per metrocubo: più del doppio del limite europeo”.
Ma quest’anno si vota, spiega Saglia, e quindi, niente più domeniche a piedi.