ROMA – Il peggior gennaio degli ultimi cinque anni. Almeno per il cinema in Italia è così. In un solo anno le vendite di biglietti sono diminuite di quasi un quarto. I dati Cinetel parlano di un calo di vendite del 23% rispetto al gennaio del 2012, e un calo degli incassi del 24% sempre rispetto ad un anno fa. Il peggior risultato dal 2008.
Se il paragone lo si fa con l’anno migliore per il cinema italiano nell’ultimo lustro il risultato è impietoso: rispetto al 2011 il crollo è del 47%. Registi, produttori ed esercenti danno la colpa non solo alla crisi ma anche alla pirateria.
Va male soprattutto per i film italiani, passati da una quota di mercato del 48% ad una del 34%. In controtendenza la presenza dei film americani, passati dal 32% al 58% delle pellicole proiettate.
Tra le novità ci sono i film della Nuova Zelanda, con un 4% del mercato italiano: merito del successo del fenome “Hobbit”, prequel del “Signore degli Anelli”.
Ma vediamo la classifica dei migliori incassi del gennaio 2013.
- “Django Unchained”, di Quentin Tarantino: ha venduto biglietti per 8 milioni 299mila euro.
- “La migliore offerta”, di Giuseppe Tornatore, con 7 milioni 833mila euro di incassi.
- “Mai stati uniti”, dei fratelli Vanzina, con 5 milioni e 355mila euro di biglietti venduti.
- “Quello che so sull’amore”, di Gabriele Muccino (4 milioni 358mila euro di incassi).
- “Vita di Pi”, di Ang Lee, con 3 milioni 795mila euro.
- “Cloud Atlas”, dei fratelli Wachowski (creatori della saga “Matrix”), con 3 milioni 535mila euro
- “Jack Reacher – La prova decisiva”, con 3 milioni 215mila
- “Lincoln”, di Steven Spielberg, con 2 milioni 743mila euro
- “Ghost Movie”, con 2 milioni 711mila euro
- “Lo Hobbit”, che però il pieno di incassi lo aveva già fatto a dicembre.