ROMA – ”La sua morte è arrivata troppo presto, prima che io potessi riabbracciarla teneramente, dirle che mi sentivo legato a lei come il primo giorno, e almeno per una volta, chiederle scusa”: con queste parole Bernardo Bertolucci rompe il silenzio per dire addio a Maria Schneider, l’attrice che appena maggiorenne scelse per uno dei suoi capolavori, Ultimo tango a Parigi, accanto a Marlon Brando, e che è morta oggi prematuramente a 58 anni a Parigi dopo una lunga malattia.
Bertolucci ricorda: ”Scegliendo Maria dopo un lungo casting mi chiedevo se sarebbe riuscita a stare vicino a Marlon Brando senza tremare. Non solo Maria superò la prova fin dal primo giorno, ma riuscì persino a farsi coccolare oltre che da me, anche da lui”. Poi ammette: ”Il rapporto forte e creativo che abbiamo avuto durante le riprese di Ultimo Tango si era avvelenato col passare del tempo. Maria mi accusava di averle rubato la sua giovinezza e solo oggi mi chiedo se non c’era qualcosa di vero. In realtà era troppo giovane per poter sostenere l’impatto con l’imprevedibile e brutale successo del film. Marlon si era rifugiato nella sua impenetrabile privacy e tutto il peso della promozione del film era ricaduto su Maria e su di me”.
Quel film del 1972, sin dalla prima apparizione a New York fece scalpore per le tante scene hot, in particolare quella celebre di sesso anale, la scena del burro. In Italia uscì nelle sale il 15 dicembre 1972 ma dapprima fu sequestrato per ”esasperato pansessualismo”, poi dopo varie traversie giudiziarie nel ’76 fu addirittura condannato al rogo (furono salvate alcune copie che oggi sono conservate presso la Cineteca Nazionale).
La Schneider ne fu travolta e in un’intervista raccontò che la scena non era in copione ma che fu un’idea di Marlon Brando. Prigioniera della Jeanne di Ultimo tango ce l’aveva con il suo regista e ad ogni intervista ripeteva di essere stata ingannata da Bertolucci. ”Quella scena non volevo farla e mi sono sentita quasi violentata. Sì, le mie lacrime erano vere”, aveva dichiarato più volte.
Oggi Bertolucci dice: ”Ricordo una pagina intera del New York Times con una sua intervista: raccontava di essere stata con venticinque uomini e più di cinquanta donne. Era una spacconata ma, assieme al film, aveva dato una spallata al puritanesimo americano. In quei tempi la trasgressività era ancora possibile e Maria non sapeva resistere alla tentazione di viverla fino in fondo, anima e corpo, con la sua bellezza e la sua allegria”.