CASTELLO DI GODEGO (TREVISO) – Celebra Benito Mussolini nel giorno della sua morte, che è anche il giorno in cui morirono 76 giovani e adulti massacrati dai nazisti: assessore contestato.
L’assessore, spiega Gabriele Zanchin sul Gazzettino, è Mosè Battaglia, di Castello di Godego (Treviso), ex Lega oggi con Luca Tosi, che il 27 aprile, giorno della morte di Mussolini, ha postato un’immagine del duce sul suo profilo Facebook con il commento: “Muoiono gli uomini non le loro idee”.
Quelle parole non sono passate inosservate e qualcuno ha risposto: “Oggi la tua amministrazione ricorda i 76 massacrati (ragazzi, giovani e adulti) anche grazie alle idee e alla collaborazione di questo uomo”, in riferimento all’eccidio di via Cacciatore perpetrato il 29 aprile del 1945 per mano nazista.
Del resto Battaglia, alpino, volontariato in protezione civile, non è nuovo a mostrare simpatie fasciste. Tra le poche foto visibili sul suo profilo Facebook, oltre a quella insieme ad una giovane donna con le gambe incrociate ed una gonna talmente corta che si vede l’intimo, c’è una fotografia in cui, insieme ad un altro uomo, Battaglia mostra il braccio teso caratteristico del saluto nazista.
In paese, comunque, quel post ha fatto rumore. Ma l’assessore non rinnega nulla e dà la propria interpretazione:
“Mussolini era già morto quando successe l’eccidio di via Cacciatora. E poi, io non sono d’accordo con tutto quello che il Duce ha fatto, come le leggi razziali e altre situazioni. Però, come mi spiegava anche mia nonna, sono d’accordo con il suo senso di Dio, Patria e Famiglia. Quello che manca in questo tempo. Quel post non si tocca, l’ho fatto a titolo personale e non me ne pento assolutamente. Quindi non lo ritiro”.