MILANO – Il Papa arriva a Milano seguito dalle polemiche: la sua visita, una tre giorni, costerĂ , secondo ‘Il Fatto Quotidiano’, 13 milioni di euro e impegnerĂ 15mila uomini, tra forze dell’ordine, vigili del fuoco e protezione civile, oltre che un esercito di 6mila volontari. Diversi, soprattutto sui social network negli scorsi giorni hanno chiesto di rimandare la visita di Ratzinger e utilizzare quei soldi per i terremotati in Emilia Romagna. Il gruppo Facebook “No al Papa a Milano, devolvere i soldi ai terremotati” ha per esempio raccolto finora 1.077 iscritti.
Il Comune ha previsto una spesa di 3,1 milioni di euro per potenziare i servizi in questi tre giorni: trasporti, sicurezza, pulizia delle strade. A questi si vanno ad aggiungere i 10 milioni di euro che vengono spesi dalla Regione Lombardia: due milioni di euro dalla Regione piĂ¹, scrive ‘Il Fatto Quotidiano’, la cessione per nove mesi del 27esimo piano del Pirellone alla Fondazione Milano Famiglie 2012, che ha iniziato a organizzare l’evento quasi due anni fa. Spesa complessiva 10 milioni di euro finanziati oltre che dalla Regione, dall’arcidiocesi di Milano, dalla Cei e da numerosi sponsor, come Intesa San Paolo, Eni ed Enel. PiĂ¹ i 3 milioni dal Comune.
Investimenti che saranno ben ripagati, fa sapere la fondazione, visto che l’indotto previsto è di 55 milioni di euro. Soldi portati dal milione di pellegrini che sono già iniziati ad arrivare.
Per la visita del Papa a Milano infatti sono previsti un milione e duecentomila pellegrini. Milano, insomma, sarĂ letteralmente “invasa” per tre giorni da una folla pari a due volte la sua popolazione usuale. Una tale folla si spiega anche con il fatto che questa è la visita piĂ¹ lunga in una cittĂ italiana nella storia dei pontefici. Anche il tema, quello della famiglia, ha attirato molti nel capoluogo lombardo, soprattutto perchĂ© sull’argomento negli ultimi giorni si sono scontrati il sindaco Giuliano Pisapia e il governatore Roberto Formigoni. “Se entro la fine dell’anno il Consiglio comunale non deciderĂ , assumerĂ² io personalmente con la mia giunta la decisione sul registro delle unioni civili”, ha promesso il sindaco di Milano. “Di famiglia ne conosco una sola, fatta di un uomo, una donna e dei bambini”, ha replicato il presidente della Lombardia.
