CERNOBYL (UCRAINA) – Venticinque rintocchi di campana hanno dato il via a Kiev alle celebrazioni per il 25esimo anniversario del disastro nucleare di Chernobyl all’1.23 di questa notte ora locale (le 23.23 in Italia). Diverse centinaia di ucraini, la maggior parte dei quali vedove dei lavoratori della centrale e di coloro che furono impegnati nelle operazioni di ripulitura dopo l’esplosione, hanno partecipato alle celebrazioni vicino al monumento delle vittime.
Con gli occhi lucidi e candele in mano, hanno ascoltato il suono di canti ortodossi. Straordinaria la presenza del patriarca russo Kirill, che ha guidato le celebrazioni accompagnato dal primo ministro ucraino Mykola Azarov. “Il mondo – ha detto il patriarca – non ha conosciuto in tempi di pace una catastrofe che possa essere paragonata a quella accaduta a Chernobyl”. E poi, parlando dei lavoratori che si sono sacrificati per ripulire la centrale dopo lo scoppio ha aggiunto: “E’ difficile dire come sarebbe finita questa catastrofe se non fosse stato per le persone, tra cui coloro i cui nomi abbiamo appena ricordato nella preghiera”. Gran parte delle persone che hanno partecipato alla cerimonia erano vedove dei lavoratori o ex lavoratori sopravvissuti.
“Le nostre vite – racconta la 64enne Larisa Demchenko che, come il marito morto 9 anni fa per le radiazioni, lavorava nella centrale – sono cambiate totalmente. Questa era una città splendida, un lavoro splendido, un popolo splendido. Era la nostra gioventù e tutto è stato distrutto. Se solo sapeste quanto sono addolorati i nostri cuori per i nostri figli, quanti nipoti malati abbiamo, quante coppie senza figli. Siamo venuti qui per vederci in faccia uno con l’altro. Se non fosse stato per le persone seppellite qui, Kiev non sarebbe più esistita”.
Eppure Russia, Ucraina e Bielorussia negli ultimi anni hanno tagliato i pacchetti di benefici per i lavoratori malati e molti di loro si sono lamentati direttamente con il presidente russo Dmitry Medvedev, durante la cerimonia tenuta ieri a Mosca. Come quando l’ex lavoratore Leonid Kletsov, ha fatto notare che gli ufficiali della regione di Bryansk non hanno apportato le necessarie ristrutturazioni nel locale ospedale per le cure del cancro. “E’ l’ultimo luogo di assistenza per noi. Gli ufficiali – ha aggiunto – ci avevano detto di che lo avrebbero rinnovato, ma queste promesse sono rimaste promesse”. Una cerimonia simile a quella di Kiev si è tenuta nella notte a Slavutich, città a circa 40 chilometri da Chernobyl, costruita per le persone evacuate dalle case vicine alla centrale. Le cerimonie proseguiranno vicino al luogo del disastro dove, assieme al primo ministro ucraino Viktor Yanukovych, è atteso anche il presidente russo Medvedev.
Le tre nazioni più colpite dal disastro sono Ucraina, Russia e Bielorussia. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko non prenderà però parte alle celebrazioni in Ucraina. A riferirlo è il suo ufficio, che spiega che il leader autoritario commemorerà le vittime del disastro recandosi in diversi villaggi del Paese contaminati dalle radiazioni. Alcuni analisti sostengono che il governo ucraino abbia deciso di ricordare l’incidente di Chernobyl senza la presenza di Lukashenko per ottenere la benevolenza di Bruxelles in un momento in cui sta cercando di entrare nell’Unione europea.
Le immagini della commemorazione:
Questo video ricostruisce l’incidente nella centrale: