ROMA – “Alison ha fatto commenti razzisti ed è stata comunque assunta?”. Assunta lei, inteso, e lui no. Lui era stato licenziato. Lui è Bryce Williams, 41 anni, il giornalista che ha ucciso in diretta tv due giovani ex colleghi durante un collegamento.
Williams si è sparato dopo un inseguimento ed è morto in ospedale.
Era già stato allontanato da un posto di lavoro perché minacciava i colleghi, e anche lì si era lamentato di presunti insulti razzisti.
Una vendetta a freddo, anche stavolta per presunti insulti razzisti. Secondo la sua pagina Linkedin, Williams, il cui vero nome è Vester Lee Flanagan, ha lavorato presso la stessa emittente delle sue vittime, Alison Parker e Adam Ward, dal marzo del 2012 al febbraio del 2013. La Wdbj7.
Williams ha studiato giornalismo alla San Francisco State University e ha poi avuto numerose esperienze lavorative, non solo nel settore dell’informazione. Per esempio 15 anni aveva fatto parte dell’unità investigativa della Bank of America: “Ho gestito con successo più di 100 richieste al giorno!”, scriveva.
Prima ancora aveva lavorato alla tv della Florida Wtwc-Tv: secondo alcuni siti americani alla fine Williams sarebbe stato licenziato e anche lì si sarebbe più volte lamentato del razzismo dei colleghi. Un nervo scoperto.
Faceva un uso massiccio dei social network: era su Linkedin, su Facebook aveva anche un profilo pubblico, chiuso qualche minuto dopo quello privato. E poi Twitter. Proprio sui social ha diffuso il filmato del doppio omicidio in diretta, video poi rimosso dai social nella sua cruenta versione integrale.