18.03 Le forze di sicurezza libiche sparano contro dimostranti diretti verso il compound di Muammar Gheddafi, stando ad informazioni ottenute da al Jazira. Il Libyan News Centre (LNC) con base a Ginevra, ha riferito oggi che fonti di sicurezza stanno uccidendo manifestanti a Tripoli, riferisce ancora al Jazira. Ahmed Elgazir, un operatore per la difesa dei diritti umani, ha affermato che la Lnc ha ricevuto oggi una telefonata di richiesta d’aiuto da parte di una donna ”testimone del massacro in corso e che è riuscita a chiamare tramite un telefono satellitare”, mentre le linee telefoniche in Libia risultano bloccate ed e’ quindi impossibile verificare le informazioni.
18.01 L’aeronautica libica ha bombardato manifestanti che si dirigevano verso una base militare, stando a testimonianze raccolte da al Jazira, riferisce Haaretz. Secondo le testimonianze, i rivoltosi erano diretti verso la base militare per procurarsi munizioni, ma sono stati bombardati prima che riuscissero a raggiungere la base.
18.05 Fonti europee raccolte a Bruxelles ritengono ”infondate” le notizie sulla fuga del colonnello Gheddafi in Venezuela. ”Sono fonti infondate, non abbiamo conferme”, hanno riferito diversi diplomatici Ue.
17.50 La posizione italiana sulla Libia ”non era isolata” oggi al consiglio esteri della Ue: lo ha detto il ministro degli esteri Franco Frattini. ”L’Italia non era isolata: c’e’ stata una posizione aperta. Ma possiamo metterla cosi’: o l’Italia era cosi’ isolata ed e’ stata cosi’ forte da avere imposto a tutti la sua linea, oppure non era isolata”, ha spiegato il ministro. ”Noi ci riconosciamo nel documento approvato, in cui si sottolineano i concetti di cooperazione e di ownership e si rileva la necessita’ di essere rispettosi del processo nazionale la’ dove si dichiara che ‘spetta al popolo di questo paese scegliere il proprio futuro”’. Ad una domanda se il governo italiano ha telefonato a Gheddafi, in considerazione dei rapporti di amicizia, Frattini ha risposto: ”l’Italia si riconosce nelle conclusioni del consiglio Ue. Ognuno, per le sue possibilita’, ha fatto la sua parte”. Cio’ significa – e’ stato chiesto – che avete telefonato a Gheddafi? ”Ognuno ha fatto la sua parte”, ha ribadito Frattini.
17.48 Anche Impregilo ha avviato le procedure di rimpatrio del personale e familiari dalla Libia. Lo riferisce un portavoce, precisando che si tratta di circa 50 persone.
17.47 Il richiamo di Ban Ki-Moon Onu Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha parlato oggi, a lungo, con il leader libico Libia, Muammar Gheddafi, chiedendogli di cessare ogni violenza. Lo si legge in una nota diffusa dalle Nazioni Unite. Il documento non precisa se il colonnello si trovi ancora in Libia.
17.45 “Gheddafi non è in arrivo in Venezuela” Un alto dirigente presso l’ufficio del presidente venezuelano Hugo Chavez ha smentito che il leader libico Muammar Gheddafi sia in viaggio verso il Paese latinoamericano.
17.39 Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, è ”preoccupato” per la situazione in Libia. ”C’e’ una preoccupazione generale degli stati europei e della comunita’ internazionale per quello che sta accadendo in tutta quella sponda del Mediterraneo. C’e’ poi una forte preoccupazione specifica da parte nostra, che siamo li’, cosi’ vicini”, ha detto La Russa, che a proposito di una eventuale evacuazione di connazionali ha detto che ”se ce ne fosse la necessita’ saremmo pronti con uomini e mezzi, come avvenuto per la Tunisia, ma mi auguro che non serva”. La preoccupazione del ministro – che ha parlato con i giornalisti ad Abu Dhabi, dove e’ in visita ufficiale – riguarda, in modo specifico, il rischio che aumenti in modo massiccio il flusso di clandestini verso le coste italiane. ”L’aumento dei flussi di immigrati clandestini che tentano di raggiungere l’Italia – sottolinea infatti La Russa – c’e’ gia’ stato con la Tunisia, figuriamoci con la Libia. C’e’ una situazione di instabilita’ che comporta la difficolta’ di rispettare intese e
17.37 L’Unione europea ”condanna” la repressione delle manifestazioni in Libia e chiede la ”cessazione immediata” dell’uso della forza. Lo chiedono i 27 ministri degli Esteri Ue in una dichiarazione comune adottata oggi nella quale si chiede anche ”a tutte le parti” di astenersi da ogni forma di violenza.
17.35 Chiusura in forte calo per Piazza Affari: il Ftse Mib ha perso il 3,59% a 22.230 punti, affondato dai timori per le ripercussioni della rivolta in Libia.
17.34 Le forze aeree stanno colpendo i manifestanti a Tripoli
17.29 In Libia la situazione ”e’ molto grave: siamo sull’orlo di una guerra civile”. Lo ha detto il ministro degli esteri Franco Frattini, chiedendo che la ferma richiesta della Ue perche’ cessino le violenze ”sia ascoltata”.
17.28 Il leader libico Gheddafi verso il Venezuela, secondo fonti inglesi. Il segretario agli Esteri britannico William Hague ha detto di aver visto informazioni che suggeriscono che il leader libico Muammar Gheddafi ha lasciato la Libia ed e’ direttro in Venezuela. ”Mi avevate chiesto se il colonnello Gheddafi e’ in Venezuela”, ha detto Hague ai giornalisti in margine alla riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue a Bruxelles e ha aggiunto: ”Io non ho informazioni sul fatto che sia li’, ma ho avuto visione di informazioni che indicano che in questo momento si sta dirigendo la”’. Diplomatici hanno precisato che Hague non si riferiva alle voci su Gheddafi circolate sui mezzi di informazioni.
